(ASI) Lettere in redazine. Perugia,  Le tanto sbandierate riforme della Giunta Marini stanno producendo cortocircuiti dannosi e con riverberi negativi nella tenuta sociale dei territori. Vale per i processi di semplificazione che ancora devono produrre effetti sensibili nei cittadini e nelle categorie, vale soprattutto per i riassetti istituzionali dove le difficoltà sfociano addirittura in mancati pagamenti di stipendi.

E' purtroppo il caso anche della Comunità Montana Monti del Trasimeno che ha visto i dipendenti rimanere senza accredito del salario del mese di febbraio. Sicuramente le dimissioni del Commissario Severini nel corso dello stesso mese erano un chiaro indicatore di mancanza di liquidità e dell'impossibilità di onorare lo stipendio dei dipendenti. Sembra che il cortocircuito sia stato determinato non tanto da una mancanza concreta di fondi regionali destinati a detta finalità ma piuttosto dal blocco dei soldi effettuato dalla banca tesoriere visto i debiti insoluti nei confronti della stessa contratti per l'acquisto di macchinari agricoli girati guarda caso poi dalla Comunità lacustre alla neocostituita Agenzia Forestale, gioiello delle riforme Marini. Forse non è casuale che l'ex Presidente della Comunità Montana Monti del Trasimeno e l'Amministratore unico dell'Agenzia Forestale siano stati in sequenza cronologica la stessa persona poi di fatto costretta alle dimissioni per sopraggiunti problemi giudiziari. All'uopo è stata depositata un'interrogazione urgente da parte del sottoscritto per chiedere conto della situazione verificatasi e soprattutto delle prospettive e delle tempistiche di erogazione dello stipendio dei lavoratori.
In queste condizioni è veramente irrituale procedere di corsa e al termine della Legislatura alla Legge di riforma riguardante il riordino di deleghe e competenze dalle Province alla Regione e alle Unioni dei Comuni. Una riforma strutturale non si può fare di corsa e con alle spalle simili disastri. Meglio rimandare alla prossima Legislatura.

Andrea Lignani Marchesani