supplica iconeL’Arcivescovo di Spoleto-Norcia e presidente della Conferenza episcopale umbra: «Con la preghiera accompagniamo quanti soffrono e chiediamo il dono della fortezza e della salute per tutti gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e del volontariato, che stanno testimoniando abnegazione e grande professionalità ... ci è precluso il tempo della vita esteriore, ma possiamo dedicarci con più intensità a nutrire quella interiore».

(UNWEB) Spoleto. La supplica di mons. Boccardo alla Santissima Icone «in questi giorni in cui un virus insidioso ci spaventa come un mostro invincibile e attenta alla nostra vita e alla nostra pace».

Nella III Domenica di Avvento, 15 marzo 2020, nel pieno della pandemia del Covid-19 (Coronavirus) l’arcivescovo di Spoleto-Norcia e presiedente della Conferenza Episcopale Umbra mons. Renato Boccardo ha presieduto due momenti di preghiera nella Cappella della Santissima Icone del Duomo di Spoleto, entrambi in assenza di fedeli come previsto dalle ordinanze del Governo e trasmessi in diretta sulla pagina Facebook diocesana.

Al mattino il Presule ha celebrato la Messa e nell’omelia si è soffermato sul brando del Vangelo che presentava la samaritana all’inizio come “donna della Samaria” e dopo essere stata cercata dal Padre come conoscitrice “dell’acqua viva” che è Cristo. «Nelle parole che Gesù rivolge a questa donna, “Dammi da bere”, riconosciamo – ha detto il Presidente dei Vescovi umbri - l’invocazione di aiuto che si eleva in mille modi diversi da ogni parte del mondo di fronte alla situazione tragica che stiamo vivendo. E noi vogliamo esprimere con queste stesse parole l’intercessione, fiduciosa e sicura, che - insieme con la Vergine Maria qui venerata nella sua SS.ma Icone - deponiamo sull’altare del Signore per tutti i nostri fratelli e sorelle in umanità, affinché tutti liberi del male fisico e morale e a tutti conceda di fare presto ritorno ad una sicura e serena quotidianità. “Dammi da bere” – ha proseguito mons. Boccardo - esprime anche la richiesta di sostegno da parte di quanti sono colpiti dal morbo e dei loro famigliari. E noi con la preghiera accompagniamo la loro sofferenza e chiediamo il dono della fortezza e della salute per tutti gli operatori sanitari, le forze dell’ordine e del volontariato, che stanno testimoniando abnegazione e grande professionalità. Infine, “Dammi da bere” – ha concluso l’Arcivescovo - esprime infine l’anelito dei credenti e di tutta la comunità cristiana, che si astiene in queste settimane - non senza sofferenza ma per senso di civile responsabilità - dal radunarsi per celebrare i santi misteri esperimentando un particolare “digiuno” che accresce la nostalgia e la fame del corpo eucaristico di Gesù presente nel suo corpo ecclesiale. Sappiamo però che quando ci è precluso il tempo della vita esteriore possiamo dedicarci con più intensità a nutrire quella interiore. Nessun virus, per quanto malefico e subdolo, nessun decreto, per quanto utile e inevitabile, può impedirci di adorare il Padre in spirito e verità, di percorrere - oranti - le pagine della Scrittura, di moltiplicare la fantasia della carità».

Nel pomeriggio mons. Boccardo ha presieduto la preghiera del Rosario dinanzi alla Santissima Icone conservata nel Duomo di Spoleto e molto venerata dalla gente. Davanti all’Icone l’Arcivescovo ha acceso una lampada votiva che arderà fino al termine della pandemia, ripetendo questa antica supplica: “Ricordati, o piissima Vergine Maria, che non si è mai inteso che qualcuno abbia avuto ricorso alla tua protezione, abbia implorato il tuo aiuto, richiesto il tuo patrocinio e sia stato da te abbandonato. Animati da tale fiducia, a te ricorriamo, o Madre, Vergine delle vergini, a te veniamo e, pur peccatori, ci prostriamo ai tuoi piedi a domandare pietà. O Madre del divin Verbo, non disprezzare le nostre preghiere ma benigna ascoltale ed esaudiscile. Amen”. Al termine del Rosario, mons. Boccardo ha recitato la supplica che lui stesso ha composto alla Santissima Icone in questo tempo di Coronavirus. In un passaggio si legge: “In questi giorni un virus insidioso ci spaventa come un mostro invincibile e attenta alla nostra vita e alla nostra pace. Ricordaci che la vita e la morte, il tempo e il futuro non ci appartengono e non ne siamo i padroni. Ripetici che c'è Qualcuno a cui dobbiamo riferirci, a cui chiedere aiuto e protezione: Gesù, Figlio prediletto del Padre celeste e nostro Salvatore”. La preghiera intera è pubblicata nel sito della Diocesi: www.spoletonorcia.it.

Prossimi appuntamenti di preghiera. Ricordiamo che ogni giorno l’Arcivescovo alle ore 18.00 celebra la Messa dal Duomo, che verrà trasmessa in diretta Facebook sulla pagina SpoletoNorcia. Giovedì 19 marzo alle 21.00, in unione con la Chiesa italiana che promuove un momento di preghiera per tutto il Paese invitando le famiglie ad accendere una candela alla finestra di casa, mons. Boccardo celebrerà il Rosario dall’altare di S. Giuseppe della chiesa di S. Filippo Neri in Spoleto (diretta sulla pagina Facebook SpoletoNorcia).


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