perugianotte(UNWEB) L’Umbria è tornata ad essere una regione a basso rischio Covid-19. Dopo le giuste pressioni delle Istituzioni, è stato modificato l’RT che associava l’Umbria alla Lombardia. Ci sono al momento solo due persone in terapia intensiva (a Terni), sono solo 74 contagiati e il numero dei positivi attuali scende costantemente.

Girando per le strade del capoluogo è interessante come cambiano le abitudini dei cittadini durante la giornata. Nelle ore diurne per Corso Vannucci ci sono poche persone, i negozi sono per lo più chiusi e il 30% circa non sono ancora aperti. La popolazione è estremamente accorta, indossa mascherine e guanti anche all’aria aperta e si pggiornorispettano lunghe file davanti alle banche o alle poste. C’è un comportamento serio e responsabile, forse fin troppo prudente e si percepisce la paura, essendoci una certa ritrosia a entrare nei locali commerciali. La sera, però, cambia radicalmente la situazione. Giovani e giovanissimi, assenti durante il giorno, sprovvisti in gran parte senza mascherine, accorrono in centro, si creano lunghe file e si accalcano ai bar. La movida è rumorosa e festosa tipo clima da Umbria Jazz. Non si rispettano le distanze sociali e sembra una serata come quelle ai tempi del Covid-19, anzi ancora più vive nel centro dato la chiusura dei locali di periferia. E’ l’alter ego della Perugia diurna, coscienziosa e seria. Non si sa ancora se il virus è effettivamente cessato nel nostro territorio, però, fa riflettere il comportamento della popolazione under 30 e di quella più matura, con due stili diametralmente opposta. Forse servirebbe un po’ più coraggio alla popolazione matura per fare più acquisti e dare respiro alle attività commerciali, ma serve decisamente più buon senso tra i giovani, che non hanno capito che il nemico Coronavirus non ha ancora deposto bandiera bianca.