image 28 10 20 17 39 1Intervento necessario che valorizza una zona verde a due passi dal centro storico del Borgo
(UNWEB) – Montone, Sono in fase di ultimazione i lavori di manutenzione straordinaria delle opere di consolidamento del Colle di Montone.
A renderlo noto è l’Amministrazione comunale, che sottolinea l’importanza dell’intervento per mantenere in efficienza opere fondamentali, sia per l’assetto idrogeologico che per la tutela del centro abitato.


“Il territorio torna a riappropriarsi di uno spazio capace di offrire opportunità di svago e relax all’aria aperta - spiega il sindaco Mirco Rinaldi -. Sicuramente un luogo speciale dove sentirsi immersi nella natura e, allo stesso tempo, vicini alla cultura e al fascino del centro storico del borgo, visto i pochi passi che separano le due realtà. A breve anche i lavori di rifacimento dei parapetti del percorso pedonale saranno terminati, per questo stiamo pensando di creare dei tratti dedicati ai bambini, senza dimenticare gli adulti, grazie ad itinerari riconosciuti anche dal CAI. L’obiettivo è quello di valorizzare al massimo una zona che era quasi impraticabile e, ora, per le sue ‘nuove’ caratteristiche può essere abbinata anche alla sentieristica”.
I lavori in questione, articolati in diversi momenti, hanno interessato prevalentemente l’area della “Macchia del Negrone” e del versante nord-est posto a monte della strada provinciale di Montone-Pietralunga.
La zona, a partire dal mese di luglio del 2017, è stata oggetto di un’intensa operazione di pulizia, con il taglio delle vegetazione infestante, che aveva invaso le opere di consolidamento, e la ripulitura dei canali di scolo delle acque meteoriche.
In particolare, nell’area Macchia del Negrone e in quella a monte del ponte San Martino, una volta liberate dalla folta vegetazione, è stato necessario intervenire con ulteriori lavori, in quanto, per effetto del lungo tempo trascorso dalla loro realizzazione (1997-2001), il sistema dei drenaggi superficiali necessitava di essere adattato all’effettivo stato dei luoghi. Su questa base si è passati alla pulizia e al ripristino della funzionalità di canalette in acciaio ondulato, oltre alla stabilizzazione delle stesse.
In questi giorni sarà completata anche la sostituzione integrale della staccionata sul camminamento posto sopra le paratie drenanti della Macchia del Negrone. La balaustra, realizzata alla fine degli anni ‘90, in pali di pino tornito, era in buona parte rovinata e non recuperabile. Per tale motivo è stata sostituita con una staccionata in acciaio Corten, costituita da montanti verticali in acciaio del diametro di 114 mm (sp. 2 mm, altezza 1100 mm), un corrimano orizzontale in acciaio e quattro funi orizzontali (in mezzeria) in acciaio inox AISI 316 del diametro di 6 mm a 49 fili. Questo intervento porta nuovamente fruibile il camminamento che collega l’area verde al centro storico.
Mentre nella zona a monte delle gabbionate poste lungo la strada provinciale, in corrispondenza del ponte sul fosso San Martino, si è provveduto al ripristino delle funzionalità di due zone contigue. In tali punti si erano verificati scoscendimenti di materiale detritico che, nel tempo, hanno fornito substrato per l’insediamento di una fittissima vegetazione. Qui, dopo aver rimosso il materiale scosceso, si è reso necessario realizzare, subito a monte delle gabbionate, una scogliera al piede della nicchia di distacco per poter poi riprofilare il pendio. Il terreno è stato poi trattato con uno speciale procedimento di idrosemina ed è stata realizzata una barriera di protezione (altezza 2 metri) posta tra la scogliera e il pendio riprofilato, per bloccare l’eventuale rotolamento di elementi lapidei di media dimensione provenienti dalla sommità del versante. Sempre nella zona riprofilata, subito a monte della scogliera, a completamento della rimodellazione del tratto del Versante, sono state poste in opera geocelle a nido d’ape di confinamento della coltre superficiale. Per quanto riguarda la zona centrale della nicchia di distacco, infine, sono state realizzate delle viminate, disposte con andamento quasi parallelo alle curve di livello, ma in leggera pendenza tra queste, con lo scopo di rimodellare il terreno superficiale realizzando terrazzamenti inerbiti, in modo da convogliare le acque superficiali, evitando il dilavamento dello strato superficiale e rallentando la velocità dell’acqua.


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