mons. giuseppe gioia(UNWEB) Uno dei “magnifici” otto sacerdoti protagonisti della docuserie di Tv2000 dal titolo: “Eccomi”, che parla di vocazione, in onda le domeniche dal 29 novembre al 20 dicembre, alle ore 18.30, e il lunedì in seconda serata, c’è mons. Giuseppe Gioia, parroco emerito della parrocchia “Santa Maria in Prepo” dell’Unità pastorale di Prepo-Ponte della Pietra-San Faustino di Perugia.

Don Giuseppe nasce nel 1937, vive le difficoltà dell’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale e viene mandato all’età di 11 anni in seminario, evento che ancora oggi ricorda con dolore per il distacco dalla famiglia. Diventa sacerdote, incrocia figure del calibro di padre David Maria Turoldo e di Fratel Carlo Carretto. Sono anni per l’Italia roventi, fatti di contestazioni e di rivendicazioni sociali, che investono anche la Chiesa ponendo una serie di interrogativi ai sacerdoti: don Giuseppe non è escluso.

La storia del suo “Eccomi Signore” è ancora oggi di esempio per tanti giovani non solo nell’avvicinarsi alla Chiesa, ma anche nel comportarsi da veri uomini e cristiani nella società. Frutto del ministero di mons. Gioia sono anche diverse vocazioni al sacerdozio, come quelle di don Antonio Paoletti, suo successore, di don Fabrizio Crocioni, parroco di Ponte della Pietra, di don Roberto Di Mauro, parroco di San Mariano-Girasole, ed altre ancora, e alla vita consacrata come quella di suor Roberta Vinerba, teologa, preside dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Assisi (ISSRA). Don Gioia, di nome e di fatto, fa ancora gioire centinaia di ragazzi e ragazze nell’ascoltare le sue meditazioni della Parola di Dio, perché trovano attuazione nel quotidiano, soprattutto si dedica, come gli altri protagonisti della docuserie di Tv2000, ai lontani e agli emarginati, e che mai avrebbero immaginato di vivere il ministero sacerdotale. Don “Peppe”, così è chiamato dai suoi amici parrocchiani, è uno di quei preti che, oltre a predicare, mette in pratica il Vangelo ed è quello che le giovani generazioni, in modo particolare, si aspettano dagli uomini e dalle donne di Chiesa.

Don Peppe, anche se è avanti con l’età, è tuttora infaticabile costruttore di “pietre d’angolo”, di pietre vive, oltre a edificare giorno dopo giorno la “sua” chiesa di cemento e mattoni, quella dell’erigendo complesso interparrocchiale intitolato a San Giovanni Paolo II; un’opera che non vede l’ora di vederla completata come i suoi confratelli più giovani e tutti i fedeli. La puntata in cui mons. Gioia testimonierà la sua chiamata al Signore, al servizio totale alla Chiesa e ai suoi figli, in primis gli “scarti” della società, come li chiama papa Francesco, è l’ultima della serie e andrà in onda, lo ricordiamo, domenica 20 dicembre, alle ore 18.30, con replica lunedì 21 dicembre, alle ore 23. Non resta che augurare buona e gioiosa visione in compagnia di don Peppe!


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