Da sinistra Maria Cristina Lalli Irene Pivetti Biagio Cerrato Roberto Bertini 2Onlus e rete d'impresa per creare lavoro, sviluppo e promuovere l'internazionalizzazione
La sede a Norcia. Particolare attenzione alle donne con l'associazione 'No vuol dire no'

(ASI) – Perugia, – Creare opportunità di lavoro, sostenere progetti di cooperazione e sviluppo e promuovere l'imprenditorialità anche all'estero. Il tutto, con particolare attenzione alle donne e alle persone in difficoltà e svantaggiate.

Sono questi, sostanzialmente, gli obiettivi che si pone anche in Umbria la onlus 'Learn to be free' (Ltbf onlus), il cui lancio nel territorio regionale è stato presentato, venerdì 6 febbraio, all'hotel Brufani palace di Perugia, dalla sua fondatrice Irene Pivetti e dal referente per l'Umbria Roberto Bertini. Un'associazione di promozione sociale, che si articola in più specifici progetti, promossi sempre da Irene Pivetti, come l'associazione femminile 'No vuol dire no' e la rete d'impresa 'Only Italia', le cui finalità e modalità d'azione sono state illustrate, rispettivamente, dalla referente per l'Umbria Maria Cristina Lalli e dal vicepresidente Biagio Cerrato. "Siamo quello – ha spiegato Irene Pivetti – che qualcuno chiamerebbe integratore di sistema. Sappiamo cioè identificare le risorse esistenti e migliorarne l'interazione. Non facciamo azione caritativa ma promuoviamo l'imprenditorialità. Forniamo informazioni e competenze alle persone affinché siano in grado di sapersi prendere responsabilità imprenditoriali e generare, così, opportunità concrete di business. Crediamo che anche su questo territorio così dinamico e vivace ci possano essere buone risposte. C'è un tessuto imprenditoriale straordinario, molto responsabile dal punto di vista sociale". Ltbf onlus avrà sede a Norcia città scelta per aver dato i natali a san Benedetto, patrono d'Europa e ispiratore del messaggio 'ora et labora'.
Nel versante della valorizzazione dell'imprenditoria locale e della sua proiezione nei mercati esteri opera in particolare Only Italia. "Aiutiamo le pmi italiane a internazionalizzare – ha commentato Cerrato -. Queste, infatti, da sole, non sarebbero in grado di lanciarsi nei mercati esteri a causa degli enormi problemi di costi, logistica e quant'altro. Sono oltre 700 le imprese che già lavorano con noi. Only Italia è anche un marchio registrato che offre una certificazione di qualità. Operiamo in particolare nel mercato cinese, il più importante per estensione e numero di persone. Un paese non semplice ma nel quale, grazie anche al lavoro della presidente Pivetti, stiamo agendo con ottimi risultati in tutti i settori merceologici". "L'export – ha affermato Bertini – è uno dei punti di forza sui quali il nostro paese deve investire. Le imprese necessitano di un ulteriore supporto in questo campo. La nostra associazione si candida ad avere un ruolo di primo piano, soprattutto in questa fase di crisi".
L'attività di Ltbf onlus in Umbria si caratterizzerà inoltre per il suo forte impegno nella promozione di attività rivolte alle donne grazie alla collaborazione con 'No vuol dire no'. "Ci dedichiamo – ha dichiarato Lalli – a tutte le questioni femminili. In particolare ai problemi legati alla violenza. Ma vogliamo anche che le donne siano messe nella condizione di fare impresa, soprattutto abbiamo la possibilità di accedere a fondi. Faremo protocolli d'intesa con tutte le associazioni umbre che si occupano di violenza e cercheremo di colloquiare con le associazioni di categoria per quanto riguarda fondi e opportunità. Con Only Italia poi cercheremo di aiutare le imprese femminili a calcare i panorami internazionali". Tra le altre iniziative collaterali presentate anche la Scuola di politica Gianluigi Marrone rivolta alle donne che vogliono impegnarsi in politica.

 

Da sinistra Irene Pivetti Biagio Cerrato Roberto Bertini

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