Baiano2(UNWEB) Spoleto. Sant’Antonio Abate è una figura che incarna valori tutt’ora attuali e merita quindi ancor oggi di essere ricordato. Il Santo taumaturgo ritenuto il fondatore del Monachesimo orientale, nato in Egitto nell’anno 251 dopo Cristo, raffigurato nell’iconografia classica con a fianco un maialino e con in mano il bastone a forma di “Tau” ben rappresenta infatti un esempio di vita dedicata alla riflessione, al sacrificio, all’impegno nel rifuggire dalle tentazioni materiali per orientarsi a virtù quali la Fede, la tolleranza, la solidarietà verso i sofferenti.

La comunità di Baiano di Spoleto ha reso omaggio al Santo domenica scorsa, 21 gennaio. Alle 11 nella chiesa parrocchiale c’è stata la celebrazione della Messa presieduta da don Canzio Scarabottini, pro-rettore del santuario di Santa Rita a Roccaporena di Cascia, fino allo scorso mese di ottobre proprio parroco di Baiano. È stato invitato a presiedere l’Eucaristia dall’attuale parroco di Baiano, don Nelson Abraham, che si trova in India in visita i familiari. Tantissimi i fedeli presenti, tra cui Maria Elena Bececco vice sindaco facente funzione di Spoleto, Giampiero Panfili presidente del Consiglio comunale di Spoleto e gli assessori Vincenza Campagnani, Gianmarco Profili e Camilla Laureti. Al termine della Messa don Canzio ha benedetto il pane (S. Antonio per 20 anni visse sul monte Pispir nel Mar Rosso e si nutrì solo col pane) e il sale per gli animali. Sul piazzale antistante la chiesa, poi, il sacerdote ha benedetto gli animali: una cinquantina di cavalli, cani, gatti e altri animaletti domestici. Poi, si è snodata la processione con la statua di S. Antonio, chiusa dai cavalli e cavalieri, fino alla Casa famiglia per disabili OAMI che è proprio intitolata al Santo monaco d’Oriente. La giornata, che si era aperta con un’escursione equestre, si è conclusa con il pranzo presso la tensostruttura nell’area verde di Baiano. Da ricordare che la festa è stata promossa dalla parrocchia, dalla Casa Famiglia S. Antonio OAMI per disabili e dall’Associazione Opera Segno dell’Alta Marroggia, presiedute da Egidia Patito, dalla Pro-loco di Baiano, presieduta da Danilo Chiodetti, e dalle cooperative Partes e TuttaScena, presiedute da Silvia Quaranta.