Cristiano SchiavoliniLa cooperativa sociale presente a Piazza Tecla ad Expo Casa (Umbria Fiere di Bastia Umbra) per riflettere sulla loro progettazione pensando al disagio, alla malattia e ai bisogni legati alla disabilità. Il 7 marzo appuntamento con Paolo Crepet e il coraggio dei colori (ore 18)

(UMWEB) PERUGIA – L’armonia del singolo porta all’armonia della collettività, mentre gli spazi della città non sono solo collegati tra loro tramite strade, ma soprattutto da relazioni sociali, culturali ed emozionali. Abitare gli spazi fisici e mentali, quindi, significa anche riflettere sulla loro progettazione pensando al disagio, alla malattia e ai bisogni legati alla disabilità. Da qui la necessità di progettare gli spazi, pubblici e privati, mettendo in relazione, armonica, il sociale e i luoghi, le strutture e le persone.
È questo il messaggio emerso nel corso dell’incontro “La metafisica delle città: gli spazi del sociale” promosso da Polis cooperativa sociale e svoltosi a Piazza Tecla, all’interno di Expo Casa al centro fiere di Bastia Umbra. Cristiano Schiavolini, educatore di comunità Polis, ha accompagnato il folto pubblico in un viaggio negli spazi del sociale, illustrando come questi possano essere rivisti in senso moderno e funzionale, mantenendo un rapporto con l’uso del passato. L’esempio viene dalle strutture che Polis gestisce: il nido Tantetinte, il Caffè Alzheimer, Il Centrino, La casa della Tartaruga e il Centro di Magione.
«Se guardiamo l’immagine della “Città ideale” vediamo che la composizione è armoniosa, ogni elemento è al suo posto, ordinato – ha detto Schiavolini – Se guardiamo Barcellona dall’alto notiamo una serie di elementi modulari che si compongono in moduli più estesi, ogni elemento trova forza nell’insieme modulare. Lo stesso vale per le persone, ognuno trova forza nell’interazione con gli altri, nel rapportarsi con gli altri». Ed è quello che Polis fa ogni giorno, agendo per «il benessere della persona, per uno sviluppo armonioso personale e nel rapporto con gli altri – ha proseguito Schiavolini - Trovare l’armonia con se stessi come primo passo per rapportarsi con gli altri e poi nella società. La propria casa è il primo luogo di apprendimento della vita, per costruire un rapporto con gli altri bisogna uscire fuori, nel mondo. Gli spazi sociali permettono di costruire una continuità emozionale tra casa e struttura protetta, sperimentando il rapporto con l’esterno, così l’approccio al mondo avviene in uno spazio pensato e per non mettere paura e in difficoltà».
A conclusione dell’incontro è intervenuto Gianfranco Piombaroli, presidente di Polis, il quale ha ricordato agli intervenuti come anche in una giornata festiva avrebbero potuto «fare altre cose, ma siete stati attratti dalla nostra proposta. Questo lavoro non possiamo farlo se abbiamo perso la capacità di emozionarci. Oggi sono emozionato. È un segno di attenzione verso gli altri, attenzione che mettiamo anche nei piccoli gesti come colorare una parete o sistemare un arredo in una nostra struttura. È segno di armonia che può diventare sinfonia, un lavoro corale che valorizza anziani, disabili, minori come umanità con la quale relazionarsi. E noi dobbiamo mettere in campo la capacità di creare relazioni diffuse, legami, mettere le persone in relazioni positive con l’umano. Questo vale anche nel concepire, pensare e collaborare nel creare armonia nell’abitare per il bene delle persone. Progettare bello, armonico e sociale non costa di più ed è l’approccio giusto per continuare a coltivare l’utopia di una società e una umanità migliore».

Polis è impegnata anche il 7 marzo (dalle 16 alle 18) sempre a Piazza Tecla, con la tavola rotonda “Abitare il colore”. Dopo i saluti del presidente di Polis Gianfranco Piombaroli, si confronteranno sui temi dell’architettura e del colore, monocromatismi assoluti e il benessere, Maria Luisa Guerrini, presidente Ordine architetti di Perugia, Paolo Belardi, direttore ABA, Lucia Fiorucci (Ordine architetti di Perugia), Aldo Iori (ABA) Pietro Carlo Pellegrini, (Università di Pisa), Nicoletta Sensi (consulente pedagogica Miur) e Vicky Syriopoulou, colour designer Oikos. Dalle 18 alle 19, infine, “Il coraggio dei colori” con Gianfranco Piombaroli che introduce la conferenza di Paolo Crepet, psichiatra. L’appuntamento è curato da Polis con il patrocinio dell’Ordine degli architetti.