ricordodicadutiIl sindaco de Augustinis: “Noi non dimentichiamo questi eroi”

(UMWEB) Spoleto. “Noi non dimentichiamo questi eroi, uomini che avevano come missione quella di aiutare i civili a risollevarsi da conflitti e guerre e a portare il segno di una solidarietà profonda alle popolazioni”: così il Sindaco di Spoleto Umberto de Augustinis intervenuto stamani in occasione delle celebrazioni per la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili in missioni internazionali di pace.

Di fronte al Monumento ai caduti di Nassiriya - presenti i rappresentanti delle Forze Armate, delle Forze dell’Ordine, della Giunta, del Consiglio Comunale, di numerose associazioni della città e degli studenti del Liceo Scientifico –è stata deposta una corona di alloro cui ha fatto seguito la Resa degli Onori da parte di una schierante in Armi del 2° Battaglione Granatieri “Cengio”.

Oltre a sottolineare la ricorrenza del 15° anniversario della strage di Nassiriya, il Sindaco de Augustinis – che ha reso gli onori insieme al Comandante dello Stabilimento Militare di Baiano Colonello Alessandro Primavilla - ha ricordato come “il 12 novembre si possa definire la giornata degli eroi militari caduti in missione di pace nel nostro dopoguerra. Anche nel 1961 morirono, trucidati da ribelli congolesi, i nostri avieri a Kindu [nella Repubblica Democratica del Congo]. Furono uccisi barbaramente, durante una missione per ristabilire la pace, in un territorio particolarmente martoriato”.

“Il 12 novembre ci permette ancora una volta –ha detto il Sindaco - di essere riconoscenti a coloro che si sono sacrificati per portare il nome della civiltà nel mondo, in un quadro sempre più globale e che richiede sempre più l’integrazione e non certo manifestazioni di aggressione o di violenza. Le nostre Forze Armate sono in prima linea, le abbiamo celebrate il 4 novembre, le celebriamo anche oggi nel ricordo commosso di quelli che sono caduti. Un ringraziamento e una riconoscenza profonda vanno a questi ragazzi e anche alle loro famiglie con la consapevolezza che questi sacrifici sono serviti a migliorare il livello di civiltà in un mondo nel quale siamo e vorremmo continuare ad essere, improntato alla democrazia e alla libertà”.