SeraficoAssisi(UMWEB) Assisi. L’Istituto Serafico si amplia e, in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, sabato 1° dicembre, alle ore 10:00, inaugura la nuova Residenza Vendramini ed il Teatro “Sergio Goretti”.


Cresce anche nel Servizio Sanitario Nazionale, mettendo a disposizione 14 posti letto in più per il servizio riabilitativo residenziale e fa da volano per lo sviluppo del territorio umbro, incrementando il proprio organico con l’assunzione di altre 17 figure professionali.
A inaugurare le due nuove strutture sarà Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria.

Prendersi cura dei più fragili, garantendo loro quel benessere psicofisico volto a conquistare la consapevolezza di una vita autentica, in grado di annullare i limiti della disabilità. Questa è la mission dell’Istituto Serafico di Assisi che, da quasi 150 anni, rappresenta un modello di eccellenza italiana ed internazionale nella riabilitazione, nella ricerca e nell’innovazione medico scientifica per i ragazzi con disabilità plurime. Un lungo percorso costellato di importanti traguardi, che non hanno mai rappresentato dei punti d’arrivo, bensì dei punti di partenza volti a conquistare l’unica meta a cui il Serafico tende: continuare a crescere, per garantire giorno dopo giorno ai propri ragazzi maggiori servizi e una migliore qualità della vita e allo stesso tempo per restituire al territorio umbro delle reali opportunità di sviluppo. Così, dopo il Centro di Ricerca “InVita”, a distanza di neanche un anno, l’Istituto Serafico si amplia e in occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità, inaugura la nuova Residenza Vendramini ed il Teatro “Sergio Goretti”, due strutture fondamentali per il percorso riabilitativo dei piccoli ospiti e per le loro possibilità di vita e di cura. Alla cerimonia di inaugurazione, che si svolgerà sabato 1° dicembre alle ore 10:00 presso la sede dell’Istituto Serafico, parteciperà anche Catiuscia Marini, Presidente della Regione Umbria.

Grazie all’inaugurazione di queste due nuove strutture, che sottolinea il costante impegno dell’Istituto teso a promuovere in modo concreto il benessere dei bambini e dei ragazzi con disabilità, il Serafico cresce anche nel Servizio Sanitario Nazionale, mettendo a disposizione 14 posti letto in più per il servizio riabilitativo residenziale e 10 posti in più nel diurno autorizzati dalla Regione Umbria e fa da volano per lo sviluppo economico del territorio, incrementando il proprio organico con l’assunzione a tempo indeterminato di altre 17 persone.

«Siamo orgogliosi di poter inaugurare la nuova Residenza Vendramini e il Teatro “Sergio Goretti” perché queste due nuove importanti strutture ci permetteranno di assicurare ai nostri ragazzi maggiori servizi di cura, nuove opportunità di inclusione e la loro piena ed effettiva partecipazione alla vita. Con i 14 posti letto aggiuntivi autorizzati dalla Regione Umbria, saremo inoltre in grado di accorciare le liste d’attesa e potremo così accogliere altri ragazzi provenienti dall’intero territorio nazionale che hanno bisogno del nostro aiuto, senza abbandonare le famiglie, che hanno bisogno di riposte e di speranza» dichiara Francesca Di Maolo, Presidente dell’Istituto Serafico. «Il nostro obiettivo principale è quello di poter continuare a crescere per garantire ai nostri piccoli ospiti quella sintesi fra eccellenza nella cura e rispetto per la persona, perché nella grande famiglia del Serafico è possibile trovare quel “capitale di umanità” indispensabile per trasformare un percorso riabilitativo in un percorso di vita piena. La crescita del Serafico rappresenta un’opportunità anche per lo sviluppo del nostro territorio. La ricaduta economica delle nostre azioni verso i ragazzi con disabilità è segno tangibile che lo sviluppo di un territorio passa anche attraverso la capacità di prendersi cura di chi è ai margini della società e di chi è più vulnerabile, nella convinzione profonda che una collettività non può crescere se qualcuno rimane indietro o abbandonato a sé stesso» conclude la Presidente.

Grazie alla rinnovata Residenza Vendramini, il Serafico potrà offrire ai ragazzi che presentano disabilità complesse, soprattutto dal punto di vista neuropsichiatrico e del neurosviluppo, un ambiente terapeutico all’avanguardia ma con caratteristiche familiari, con spazi morbidi, ambienti belli, caldi e colorati. Il Teatro “Sergio Goretti”, che avrà come madrina l’attrice Corinna Lo Castro, rappresenta invece un prezioso ambiente creativo in grado di facilitare la conoscenza ed il confronto relazionale che, attraverso la formula coinvolgente e partecipativa del Teatro Sociale, promuove il benessere della persona con una particolare attenzione rivolta a valorizzare le singole personalità e l’autenticità espressiva. Da gennaio 2019, il Serafico darà inoltre il via ad una nuova stagione dei laboratori teatrali, che saranno aperti a tutti i bambini e ragazzi con disabilità del territorio umbro. L’obiettivo è promuovere nuove occasioni di inclusione per aiutare gli utenti che parteciperanno a rendere armonico il rapporto tra corpo, voce e mente nella relazione con l'altro, con sé stessi e con la propria creatività.

LA RESIDENZA VENDRAMINI
Situata nel parco dell’Istituto, la nuova Residenza è stata totalmente rinnovata per permettere ai ragazzi del Serafico una vita ancora più agevole e sicura. Progettata per creare un ambiente terapeutico, ma con caratteristiche familiari, la nuova Residenza ospiterà i ragazzi con disabilità complesse, soprattutto dal punto di vista neuropsichiatrico e del neurosviluppo, che manifestano gravi disturbi del comportamento. La Residenza è anche dotata di tre stanze colorate con tonalità tenui, all’interno delle quali sarà possibile svolgere attività riabilitative educative diversificate, come le attività di comunicazione aumentativa, le attività di emotività espressa e le attività manuali individuali. Ci sono inoltre due cucine, attrezzate per svolgere percorsi riabilitativi educativi finalizzati a migliorare le condotte di base e al raggiungimento di autonomie personali, che vanno ad integrare i laboratori educativi occupazionali, finalizzati alla crescita globale, armonica e partecipata di bambini e ragazzi con gravi disabilità. Con l’uso di materiali artistici quali l’argilla, i colori, la carta e il feltro, i ragazzi sono inseriti in un contesto interattivo e comunicativo, in cui possono sperimentare la libertà di esprimersi attraverso linguaggi alternativi. La Residenza è infine dotata di un giardino, totalmente sicuro, che permetterà ai ragazzi di vivere in libertà a contatto con la natura.

«Prima di rientrare a casa, i ragazzi con gravi disturbi del comportamento hanno bisogno di trascorrere un periodo di tempo in un contesto residenziale pur continuando il percorso terapeutico. Abbiamo quindi pensato di realizzare un ambiente che avesse le caratteristiche fisiche e organizzative di un contesto familiare, una vera e propria abitazione in grado di garantire spazi e ritmi della normale vita quotidiana. L’organizzazione funzionale degli spazi, così come degli arredi, è stata realizzata allo scopo di creare un ambiente terapeutico totalmente sicuro, affettivo e relazionale, che sia anche stimolante e facilmente identificabile. La permanenza nella Residenza rappresenta un momento fondamentale per sviluppare e rafforzare il proprio senso di identità» spiega il Dott. Sandro Elisei, Direttore Sanitario dell’Istituto Serafico di Assisi.

Al Serafico, oltre al percorso riabilitativo personalizzato, i bambini e i ragazzi possono usufruire di spazi e servizi particolari che integrano il percorso di cura per offrire loro vere e proprie occasioni di vita. Come per esempio gli spazi esterni del giardino sensoriale, adattati e declinati per offrire opportunità di svago e di gioco calibrate ai bisogni dei piccoli ospiti. C’è poi la stanza multisensoriale, che lavora sui cinque sensi utilizzando effetti luminosi, colori, suoni, musiche e profumi. Non mancano le terapie “dolci”, come la pet therapy che, grazie all’interazione tra i bambini e un cane addestrato, integra, rafforza e coadiuva le tradizionali terapie e può essere impiegata su pazienti affetti da patologie complesse con obiettivi di miglioramento comportamentale, fisico, cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo. E infine l’ippoterapia, che prevede un approccio iniziale al cavallo e al suo ambiente e, sotto il controllo del terapista, mira a raggiungere obiettivi tecnico-riabilitativi specifici secondo il programma terapeutico prestabilito.


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