DSC0284L'Ordine umbro: «La nostra sfida è andare oltre i problemi e costruire percorsi per la parità dei diritti»

(UMWEB) PERUGIA - «Il nostro sforzo comune, nonostante le difficoltà legate anche a risorse e burocrazia, è costruire ogni giorno relazioni umane e percorsi che portano alla parità dei diritti». Sala dei Notari piena per la giornata mondiale del servizio sociale, che l’ordine degli Assistenti sociali dell’Umbria ha voluto celebrare con due eventi «per riflettere su un lavoro difficile e complesso». Così l’ha definito Cristina Faraghini, presidente del Croas che per il Social Work Day, sul tema "promuovere l'importanza delle relazioni umane" ha chiesto agli iscritti di «raccontare quello che accade nei contesti e quel che si fa nei territori». Anche così la comunità professionale, poco meno di 800 assistenti sociali di cui circa l’80% donne, ha voluto riflettere «su se stessa, guardando sia i progressi ma anche i contesti più complessi in cui si è chiamati ad operare». Proprio sui contesti sono intervenute, nel convegno organizzato alla sala dei Notari, le istituzioni oltre che i professionisti (in apertura Federico Basigli, ordine nazionale e la professoressa Elisabetta Neve, UniVerona). Edi Cicchi, assessore comunale ai Servizi sociali, ha parlato di una «professione che sa cogliere i tanti aspetti delle relazioni» con un «costante e complesso lavoro nel territorio e negli uffici». Anche alla luce del lavoro fatto negli ultimi anni, Cicchi ha sottolineato di credere molto «al lavoro di comunità», su cui «serve lavorare per valorizzare quel che la comunità offre». Di strumenti per la rete dei servizi, o meglio del nuovo piano sociale 2017-2019 «che mira a mettere al centro le persone» ha poi parlato Alessandro Maria Vestrelli (Regione Umbria), intervenuto in rappresentanza dell’assessore regionale Luca Barberini (Sanità).
Domani, grazie alla sinergia con ordine dei giornalisti e scuola di giornalismo radiotelevisivo, secondo momento di confronto incentrato sulla comunicazione, un «tema delicato e importante ma che vogliamo affrontare per raccontare una corretta immagine della professione». Questo il cuore del convegno formativo che, dalle 9, si terrà al teatro del collegio della Fondazione Onaosi, in viale Antinori.