DSC 8475(ASI) Ai vigili del fuoco di Perugia e del Distaccamento di Città di Castello è stato consegnato nella giornata di ieri un attestato per l'opera svolta nel Comune di S. Giustino Umbro a seguito del maltempo che ha colpito quel territorio nei primi giorni del mese di marzo.


La consegna è avvenuta nell'ambito di una cerimonia organizzata dal Sindaco di San Giustino Umbro Paolo Fratini, alla presenza della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, del Capo del dipartimento della protezione civile nazionale, Franco Gabrielli, e dell'on. Giampiero Giulietti.
Erano presenti oltre all'assessore regionale Fernanda Cecchini anche rappresentanti della protezione civile regionale, dell'Agenzia forestale dell'Umbria, del gruppo volontari protezione civile di San Giustino,dei Carabinieri di San Giustino, dell' Enel, della SOGEPU, della Misericordia di Magione, e dia latri gruppi protezione civile (Umbertide, Montone ...) a cui sono stati consegnati altri attestati.
La consegna dell'attestato ai vigili del fuoco è stata accompagnata da parole di ringraziamento da parte dei rappresentanti delle istituzioni che hanno anche ripercorso le criticità di quei giorni in cui una paurosa tempesta di vento si era abbattuta nel comprensorio dell'alto Tevere provocando la caduta di alberi, il danneggiamento di tetti e di linee elettriche la caduta di cartelloni stradali e pubblicitari. Notevoli sono stati i danni sia agli edifici pubblici che privati oltre che a 70 aziende che operano in quel territorio.
Oltre 600 sono gli interventi effettuati in dieci giorni – nel territorio dell'alto Tevere - dai vigili del fuoco del Comando Provinciale di Perugia a partire dalle prime ore del 4 marzo. Per contestualizzare il dato si ricorda che mediamente, in tutta la provincia di Perugia effettuano circa 1.000 interventi al mese.
A San Giustino Umbro oltre al Castello Bufalini interessato dalla caduta di numerose piante comprese quelle lungo la strada urbana che circonda lo stesso castello si è dovuti intervenire per la rimozione di parti pericolanti e di alberi vicini agli edifici pubblici ed in particolare alle scuole ed agli asili che erano state chiuse. L'intervento nelle scuole è stato ritenuto prioritario in modo da consentirne la riapertura in breve tempo.
Altri interventi hanno riguardato la rimozione di alberi che avevano provocato il danneggiamento di linee elettriche aeree e che impedivano il ripristino da parte dell'ENEL e quindi di poter alimentare le singole abitazioni.
Il forte vento presente in zona, almeno nella fase iniziale ha reso difficoltose anche le operazioni di soccorso che sono state effettuate con l'impiego delle squadre operative disponibili e con altre squadre aggiuntive costituite con personale trattenuto in servizio per l'occorrenza.
Ogni giorno, sono ancora impegnate, nella zona dell'Alto Tevere 6 squadre (complessivamente circa 30 unità operative con 9 automezzi tra cui due autoscale ed una autogrù).
Tutti gli interventi sono stati coordinati e gestiti dalla sala operativa provinciale del 115 (dove le linee sono state quasi continuamente occupate da nuove chiamate) con continue relazioni con le altre sale operative delle Forze di Polizia dell'ANAS e del 118.
A San Giustino ed a Città di Castello dove erano stati istituiti i COC (centri operativi comunali) la gestione degli interventi è stata effettuata con la presenza in loco di un funzionario del vigili del fuoco.
In quei giorni anche altre zone della provincia erano state colpite dalla bufera di vento ed i vigili del fuoco erano dovuti intervenire nel comprensorio eugubino, nella zona di Tuoro ST, nei pressi di Perugia – a Pianello anche per la caduta di alcuni silos) e nella zona di Gubbio, Bastia Umbra e di Assisi di Foligno e Spoleto (ove si è intervenuti per la rimozione di un grosso albero che aveva bloccato la strada per la frazione di Rubbiano) ed in altri comuni della provincia di Perugia.

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