Gubbio(UMWEB) Gubbio. Il nove maggio scorso hanno preso avvio presso la Sala Consiliare del Comune in piazza Grande, le due giornate di iniziative di rilevanza internazionale, dedicate al rapporto tra Gubbio e Betlemme, con prosieguo questa mattina, con la firma del patto di amicizia siglato dai sindaci di Gubbio e Betlemme.

Ieri è stato illustrato l’intervento di custodia, tutela e recupero de ‘LA BASILICA DELLA NATIVITA’ DI BETLEMME’ e dopo i saluti del primo cittadino e del vescovo Luciano Paolucci Bedini, dell’ambasciatore palestinese in Vaticano Issa Kassissieh, della presidente CESF Bernardetta Radicchi, del presidente dell’ Università dei Muratori Fabio Mariani, sono intervenuti l’imprenditore Giammarco Piacenti sul tema ‘Il restauro della Basilica della Natività: un cantiere che mette in moto un mondo’ e Padre Ibrahim Faltas direttore delle scuole francescane di Gerusalemme e responsabile per la Custodia di Terra Santa dei rapporti tra Israele e Palestina che ha parlato de ‘L’ESPERIENZA DELL’ASSEDIO ALLA BASILICA’; le conclusioni sono state affidate al sindaco di Betlemme Anton Salman. Questa mattina è stato siglato un atto di notevole rilevo, il ‘PATTO DI AMICIZIA TRA I COMUNI DI GUBBIO E BETLEMME’, che come è stato sottolineato dagli intervuti sancisce la comunione di valori umani, culturali, religiosi e la condivisione dello spirito francescano, che è messaggero di pace e fratellanza. L’auspicio è rinsaldare tali rapporti scambievoli e gesti di amicizia, per contribuire a costruire un destino di pace, libertà , rispetto per un luogo martoriato come la Terra Santa, faro di cristianità e amore ma purtroppo ancora dilaniata da decennali guerre e conflitti sanguinosi. Le due giornate di incontri hanno sigillato il percorso di collaborazione che nel luglio 2018 ha visto a Gubbio le rappresentanze di Palestina e del Regno di Giordania, con ingegneri che hanno partecipato al corso di formazione nei laboratori della Scuola Edile di Perugia e al Cantiere scuola di Pieve del Vescovo di Corciano. Sono 40 i tecnici che a loro volta stanno formando in Palestina le maestranze e dopo l’inaugurazione il 12 marzo della scuola palestinese, è prevista a settembre l’apertura di un’altra scuola ad Amman in Giordania. L’obiettivo finale è l’attivazione di scuole di formazione tecnica per ingegneri e lavoratori del settore edile, trasferendo le buone pratiche per lo sviluppo di competenze nel settore delle costruzioni. La visita in Palestina nel mese di marzo della delegazione eugubina guidata dal sindaco, ha inaugurato a Ramallah il ‘CENTRO PER LA FORMAZIONE E LA SICUREZZA NELLE COSTRUZIONI’, primo importante obiettivo del progetto di cooperazione internazionale sulle tecniche per la lavorazione della pietra e per la sicurezza dei lavoratori nei cantieri edili. Il progetto che vede capofila il Comune di Gubbio, è stato sviluppato in collaborazione con l’Università dei Muratori, Scalpellini ed Arti Congeneri e con il CESF - Centro Edile per la Formazione e la Sicurezza di Perugia, finanziato dal Governo Italiano - Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale allo Sviluppo, per importo di circa 1.800.000 euro. Tali accordi mettono in campo in maniera stimolante e costruttiva le conoscenze e le capacità delle maestranze eugubine, e della scuola CESF di Perugia, che per prima in Italia ha siglato questo tipo di accordo per la sicurezza nei cantieri. Nei ringraziamenti finali è stata sottolineata la collaborazione dei vari uffici comunali che hanno agevolato le operazioni di contatto e burocratiche e l’associazone ‘Gemellaggi’, per aver assicurato la propria collaborazione nelle relazioni tra i partecipanti e l’attività di interpretariato. Questo il testo dell’accordo tra Gubbio e Betlemme: “ Betlemme; il luogo di nascita di Gesù Cristo, è la città da cui il messaggio di pace è stato conferito al mondo intero con il canto degli Angeli "Gloria a Dio nel più alto, e pace sulla terra, agli uomini di buona volontà". E, l'Umbria, una terra di pace, che ha un rapporto molto forte con la Palestina che iniziò ottocento anni fa con la custodia dei Luoghi Santi da parte dei frati francescani. Grazie all'insegnamento del suo santo patrono, Ubaldo, il simbolo della riconciliazione, Gubbio condivide con l'intera regione umbra i valori di pace e comprensione tra i popoli, il rispetto reciproco, l'integrazione, la tolleranza e la convivenza pacifica. Betlemme e Gubbio, insieme ad altre città della Palestina e della Giordania, sono coinvolte in un progetto di cooperazione internazionale finalizzato allo scambio di buone pratiche nel settore dell'edilizia, con particolare riferimento al recupero e al restauro conservativo del patrimonio storico e architettonico e alla sicurezza in cantieri. Betlemme e Gubbio mirano a rafforzare le relazioni bilaterali basate sui valori della democrazia e il consolidamento dello spirito di integrazione, che è un modello di pacifica convivenza e sviluppo solidale. Le due parti desiderano rafforzare le basi per uno scambio efficace di conoscenze ed esperienze nei campi della cultura, della conservazione del patrimonio culturale, della tecnologia e del rinnovamento, e altri. La conservazione del prezioso patrimonio di Gubbio e Betlemme, attuato attraverso le buone pratiche, è un buon modo per affermare e consolidare l'identità delle persone attraverso la rivitalizzazione tangibile e intangibile delle vestigia storiche. Di fatto, la conservazione viene effettuata dopo un accurato processo di ricerca storica, combinato con un uso adeguato delle moderne tecnologie. La sicurezza che garantisce ai lavoratori sul posto di lavoro è difficile da ottenere in qualsiasi parte del mondo, ma è la principale prova del rispetto per la vita e per il lavoratore, che ha il diritto di svolgere il proprio lavoro senza preoccupazioni e con il minimo rischio. Sulla base di tali attività, condotte in perfetta armonia, Betlemme e Gubbio stanno ora avviando un accordo di amicizia e collaborazione, che dovrebbe essere esteso ad altri settori di interesse sociale, culturale ed economico. Firmando questo patto di amicizia, le due città si impegnano ad avviare un processo di mutua comprensione e cooperazione, che può portare alla stesura di un accordo di gemellaggio tra loro, per stabilire un'amicizia duratura”.