IMG 20190617 WA0003Il servizio, ad accesso libero e gratuito ed è attivo presso il Centro di Aggregazione Giovanile (CAG) Via dei Galanti n° 2 Città di Castello

(UMWEB) Città di Castello,   – Dopo il successo riscontrato nel distretto del Trasimeno e in quello di Perugia, anche a Città di Castello è nato un punto d’ascolto dedicato ai giovani. Riprendendo la formula già sperimentata, non si tratta di un consultorio o di un servizio sociale ma semplicemente di un luogo dove i ragazzi tra i 14 e i 24 anni possono recarsi per potersi confrontare con uno psicologo per trovare qualcuno disposto ad ascoltarli e in grado di fornire risposte alle loro domande.

Il servizio, completamente gratuito, è attivo il martedì dalle ore 15 alle ore 18,30.

“Lo scopo del progetto – spiega Daniela Felicioni, responsabile del distretto Alto Tevere della Usl Umbria 1 – è quello di ampliare la rete di professionisti competenti in grado di intercettare i bisogni emergenti dei giovani. Il punto d’ascolto è un luogo a cui i ragazzi possono accedere liberamente, senza appuntamento, che ci è utile per promuovere strategie di benessere”.

Il punto d’ascolto ha visto come protagonisti i ragazzi anche nella fase di progettazione. Sono stati proprio loro a suggerire la scelta della sede e degli orari, in più hanno collaborato attivamente a pubblicizzare il servizio attraverso la distribuzione dei volantini informativi durante l'evento “Shake Dance Festival” tenutosi sabato 15 giugno a Città di Castello presso i giardini di Via Diaz, cui hanno partecipato tantissimi giovani.

“Gli incontri si svolgono in un'ottica di promozione della salute, di ascolto, sostegno e orientamento - sottolinea Caterina Magliocchetti, coordinatrice del progetto per il Distretto Alto Tevere “e vuole essere un punto di raccordo tra la comunità ed i servizi”.

“Il punto di ascolto - conclude Alice Bertuzzi, psicologa e psicoterapeuta che conduce i colloqui con i ragazzi -ha lo scopo di promuovere l'autodeterminazione degli adolescenti e dei giovani adulti rendendoli anche protagonisti attivi del progetto”.