La gioia della carità del card bassetti(ASI) Perugia. «Senza la carità, anche se avessi tutti i carismi, perfino se parlassi la lingua degli angeli, "non sarei nulla". Sarei al massimo un bronzo che rimbomba o uno strumento musicale che emette un suono stridulo. Sarei cioè una cosa e non una persona. Ma con la carità tutto muta. Tutto acquisisce un nuovo significato. Attraverso la carità, infatti, possiamo amare Dio sopra ogni cosa e, al tempo stesso, il nostro prossimo come noi stessi».

Con queste parole, ispirate dall'Inno alla carità di San Paolo, inizia il volume scritto dal Cardinal Gualtiero Bassetti, La gioia della carità (Marcianum Press, Venezia, 2015, pp. 370, € 21,00) che sarà presentato Domenica 19 aprile, alle ore 17.00, presso la Chiesa di Santa Teresa degli Scalzi, a Perugia.

Quest'anteprima nazionale – il volume sarà in vendita nelle librerie solo a partire da giovedì 7 maggio – è stata concepita come un regalo speciale per la città di Perugia e un momento di comunione per tutta la Regione ecclesiastica dell'Umbria. Tutti i proventi del libro, infatti, saranno devoluti al Fondo di solidarietà delle Chiese umbre per le famiglie in difficoltà. In quest'occasione sarà possibile acquistare il libro al prezzo promozionale di 15 euro.

Alla presentazione del volume parteciperanno Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose e Gian Guido Vecchi, vaticanista del Corriere della Sera. L'incontro sarà presieduto da don Elio Bromuri, direttore del settimanale La Voce.

Il volume raccoglie una selezione di interventi, discorsi e omelie svolti dal Cardinale Gualtiero Bassetti a partire dalla sua ordinazione episcopale (avvenuta l'8 settembre del 1994) fino ad oggi. Suddiviso in cinque capitoli – Una Chiesa missionaria; Il buon pastore; Il destino dell'umanità; I poveri; Città dell'uomo. Città di Dio – il libro ha una prefazione del Cardinale Silvano Piovanelli e un'introduzione inedita che sintetizza lo spirito del libro. Un libro che rappresenta, da un lato, il racconto di una vita – ovvero i luoghi, i momenti e le persone che hanno contrassegnato il ministero episcopale di Bassetti: basti pensare agli scritti dedicati a Firenze, ad Arezzo e a Perugia; oppure a Giorgio La Pira, al cardinal Benelli e a Vittorio Trancanelli – ed esprime, dall'altro lato, la cifra spirituale e la visione del mondo e della Chiesa del cardinal Bassetti. Una Chiesa che si ama e che si serve sempre senza pretendere nulla in cambio.

Sin dall'inizio del suo episcopato sono presenti molti dei temi che oggi sono particolarmente cari a papa Francesco: dallo slancio missionario, all'andare verso i poveri; dal ruolo del Vescovo come buon pastore alla centralità della famiglia; dal dramma della disoccupazione al grande tema delle periferie. Molti sono i riferimenti anche a san Giovanni Paolo II e a Paolo VI, l'unico papa che finora ha dedicato un'enciclica sulla gioia, la Gaudete in domino.

«La gioia – si legge nell'introduzione – è il regalo che il cristianesimo ha fatto all'umanità. La carità il mezzo per vivere, senza ipocrisia, la nostra fede. Essere cristiani senza gioia non è possibile. Ma vivere da cristiani senza carità è una sciagura». Dalla gioia della carità scaturiscono l'annuncio del Vangelo e lo slancio missionario verso gli ultimi. Due grandi sfide che trovano una sintesi pastorale sintetizzate in unico concetto: al centro di ogni azione che si prefigga di andare verso l'uomo non può non esserci Cristo. Senza questa luce, infatti, la vita delle persone perderebbe di significato e assumerebbe le fattezze di un cielo plumbeo. Proprio per questo – scrive Bassetti – «tutti noi siamo chiamati a costruire una Chiesa che è, da un lato, una dimora accogliente che sa annunciare, curare ed amare; e, dall'altro lato, una Chiesa che è come la barca di san Pietro che sa mollare gli ormeggi, prendere il largo e, resistendo alle onde e ai venti avversi, si fa pescatrice di uomini. Ovviamente, va da sé, ma è bene sottolinearlo con decisione, al timone della barca c'è sempre Dio».

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L'autore

Il Cardinale Gualtiero Bassetti è nato il 7 aprile 1942 a Popolano di Marradi in Provincia di Firenze. Dopo la scuola dell'obbligo è entrato nel Seminario Arcivescovile di Firenze, frequentando dapprima gli studi liceali e poi quelli filosofico-teologici. Ordinato presbitero il 29 giugno 1966 dal cardinale Ermenegildo Florit, fu nominato, nel 1972, rettore del Seminario minore e poi, nel 1979, fu nominato rettore del Seminario Maggiore dal cardinale Giovanni Benelli. Dopo essere stato vicario generale dell'Arcidiocesi di Firenze, fu eletto vescovo di Massa Marittima-Piombino il 3 luglio 1994 e ricevette la consacrazione episcopale l'8 settembre dello stesso anno dal cardinale Silvano Piovanelli. Il 21 novembre 1998 fu trasferito alla sede vescovile di Arezzo-Cortona-San Sepolcro, nella quale fece il suo ingresso il 6 febbraio 1999. Il 16 luglio 2009 il Santo Padre Benedetto XVI lo ha promosso alla sede arcivescovile metropolitana di Perugia-Città della Pieve. Dal 2009 al 2014 è stato vice presidente della Conferenza Episcopale Italiana.

Dall'ottobre 2012 è presidente della Conferenza Episcopale Umbra. È membro della Congregazione per i Vescovi, della Congregazione per il clero e del Pontificio Consiglio per la Promozione dell'Unità dei Cristiani. È stato creato cardinale da papa Francesco nel Concistoro del 22 febbraio 2014.