okPolizia080620(UNWEB) Assisi. L'indagine è scattata nel gennaio scorso quando gli agenti del Commissariato P.S. Assisi venivano allertati da un referto medico rilasciato dal locale presidio sanitario ad una 66enne cittadina assisana, alla quale, a seguito di un'aggressione, veniva diagnosticati vari traumi. La donna, subito contattata dagli agenti, rilasciava dichiarazioni grazie alle quali è stato possibile ricostruire la dinamica del fatto. Una storia fatta di atti persecutori perpetrati dalla vicina di casa, tra l'altro propria parente, una 72enne assisana, incensurata. Il rapporto conflittuale durava da tempo, ed era contraddistinto da atteggiamenti provocatori, molesti ed insulti della 72enne.

La vittima spaventata, temendo ripercussioni ulteriori, non aveva mai reagito e, per il timore che potesse capitarle qualcosa di ben più grave, era stata costretta a modificare le proprie abitudini di vita uscendo di casa il meno possibile e, quando necessario, farsi accompagnare sempre dal proprio marito. Il giorno dell'aggressione, la vittima, al ritorno in auto presso la propria abitazione, trovava innanzi alla porta di casa la donna che, in preda ad un attacco di ira, la aggrediva colpendola al volto con un secchio pieno di cenere procurandole così delle lesioni al viso. Dai successivi accertamenti emergeva inoltre che già una settimana prima la donna, infastidita dal rumore del trapano utilizzato dai vicini per effettuare dei lavori in garage, era scesa dalla propria abitazione e con un forcone in mano aveva colpito con violenza la porta del garage ripetutamente, danneggiandola. Vista il gravoso livello di conflittualità in essere tra vicini venivano effettuati successivi approfondimenti che hanno indotto gli agenti dell'Ufficio Anticrimine del Commissariato di Assisi ad effettuare un sopralluogo presso l'abitazione della molestatrice dove venivano rinvenuti, nascosti dietro la porta della camera da letto e all'interno dell'armadio della stessa, un forcone ed un'accetta debitamente sequestrati. Emergeva infatti che, dopo l'aggressione perpetrata nel mese di gennaio scorso, la donna aveva continuato a porre in essere atti persecutori nei confronti dei vicini. Da ultimo, la donna, anche se non esplicitamente, aveva mostrato con fare provocatorio al marito della 72enne che si trovava lungo la strada che costeggia il caseggiato di famiglia un'accetta. La 72enne veniva così deferita all'A.G. per lesioni personali e atti persecutori.