foto incendio gesenu1(ASI) Perugia. Ecco le foto dall’alto dell’incendio scoppiato nell’impianto Gesenu di Ponte Rio, alle porte di Perugia. Le ha scattate un cittadino della zona e rivelano l’estensione della nuvola di fumo che si è sprigionata sulla vallata.

Ricordiamo che a seguito dell’incendio il Sindaco di Perugia ha emesso un’ordinanza che, in attesa di riscontri e analisi affidati all’ARPA, dispone una serie di divieti a scopo precauzionale nel raggio di un chilometro dalla sede dell’incendio. L’ordinanza prevede che i prodotti coltivati nella zona debba avvenire solo dopo accurato lavaggio con acqua, strofinazione delle superfici e, ove possibile, la rimozione del rivestimento superficiale mediante spellatura o sbucciatura. Il consumo di tali prodotti è comunque vietato ai soggetti più a rischio, come i bambini e le donne in gravidanza o allattamento. E’ inoltre previsto il divieto di raccogliere e consumare funghi epigei spontanei e, per quanto riguarda gli animali da cortile, è stato disposto che restino rinchiusi e siano alimentati con foraggi e cereali non esposti alla ricaduta dei residui della combustione dell’incendio. E’ anche previsto il divieto di pascolo e quello di utilizzo delle uova e di eventuali altri prodotti di origine animale derivati da animali a stabulazione libera.L’ordinanza non prevede un termine temporale e si valuterà la sua eventuale revoca dopo l’esito delle analisi disposte.
Sulla vicenda ha preso posizione la capogruppo del Movimento 5 Stelle al Consiglio comunale di Perugia, Cristina Rosetti, che in un’interrogazione al sindaco ha chiesto di far luce sull'accaduto e sui rischi per la popolazione. Rosetti ha anche sottolineato la coincidenza con altri incendi ai danni di impianti di trattamento meccanico biologico che hanno preceduto quello di ponte Rio. Uno in Via Salaria, ai danni dell’AMA di Roma, l’altro ai danni dell’impianto di Casale Bussi Viterbo, gestito dalla società Ecologia Viterbo. “Ci chiediamo, dice l’interrogante, se vi sia un comune denominatore tra i predetti episodi, stante anche le comuni partecipazioni societarie, o se la concomitanza sia frutto di pura coincidenza”. Il riferimento è all’ex amministratore delegato di Gesenu, Carlo Noto La Diega, socio della Società Gesenu al 10% e attuale presidente del CDA di Viterbo Ambiente, associazione temporanea di imprese nata dall’unione della Società Cosp Tecno Service e Gesenu S.p.A, coinvolto nei giorni scorsi negli arresti eccellenti per la vicenda della gestione dei rifiuti a Viterbo.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia

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