montefalco gozzoli1Il sottosegretario del Mibac Ilaria Borletti Buitoni: “Questo progetto è la chiave per il futuro del nostro paese, un esempio anche per il nostro ministero per guardare avanti con ottimismo"

(ASI) MONTEFALCO – “Oggi la città di Montefalco è piccola capitale della cultura. Si celebra un esempio di città che ha voluto lanciare il cuore oltre ogni ostacolo ed una comunità che l'ha seguito e sostenuto. Questo progetto è la chiave per il futuro del nostro paese, un esempio anche per il nostro ministero per guardare avanti con ottimismo”.

E’ quanto affermato dal sottosegretario del Mibac Ilaria Borletti Buitoni, che ha accolto il ritorno della Madonna della Cintola, la straordinaria pala di Benozzo Gozzoli che dopo 167 anni è tornata nella sua terra. Un progetto fortemente voluto dal sindaco e sostenuto dal direttore dei musei vaticani Antonio Paolucci, ma soprattutto desiderato dalla comunità di Montefalco, dai suoi imprenditori, dai viticoltori e in primis il Consorzio tutela vini Montefalco, ma anche dalle associazioni e dagli enti che hanno finanziato il restauro di quest’opera che si trovava ai musei vaticani.

Una perfetta sinergia tra pubblico e privato che ha portato a realizzare un progetto che il sindaco Donatella Tesei ha definito come “un sogno che sembrava irrealizzabile” dove “il protagonista è stato il territorio che ha compreso l’importanza di valorizzare le sue eccellenze, un modello esportabile per tutto il nostro patrimonio italiano, l'arma per uscire dalla crisi”.
Il progetto è stato fortemente sostenuto anche da Ermete Realacci, il presidente di Symbola: “E’ una bellissima storia italiana che parla non solo di arte e cultura, ma di unità. E’ una operazione straordinaria per come è stata costruita . Se il restauro fosse stato offerto solo con risorse pubbliche sarebbe stato meno importante, ma qui si è mossa una comunità, l'azienda di Marco Caprai. Qui vedo non solo un atto di amore, ma un atto di intelligenza che ha un effetto economicamente molto importante perché comunica l'idea di un territorio che affronta il futuro. In questa iniziativa c'è un pezzo di futuro dell'Italia”.

E la comunità ha risposto anche nel giorno della presentazione ufficiale della Madonna della cintola: erano oltre 350 le persone presenti al Complesso museale di San Francesco, con tantissime personalità del mondo economico, culturale e sociale della regione e anche con le più importanti cariche politiche dell’Umbria, come la governatrice Catiuscia Marini, la presidente del consiglio regionale Donatella Porzi e l’assessore alla cultura e eventi Fernanda Cecchini, oltre a consiglieri e capigruppo della minoranza tra cui Claudio Ricci.

“Si tratta di un progetto culturale, civile ed economico – ha affermato la governatrice Catiuscia Marini – perché mettiamo insieme una comunità civile, imprenditori profondamente legati a questi valori storici e artistici di questi luoghi. Guardate un po' umbri, chi è tornato a casa: sono sicura che ci sarà la fila per vedere questa mostra”.

Il gran finale della serata è stato regalato da Antonio Paolucci, direttore dei musei vaticani, con una eccellente lectio magistral: “Ora vedrete un prodigio di azzurro e di oro, colori iconografici della Madonna, in una luce perfetta color del miele per questa occasione. Vi stupirà, come è accaduto a Bernard Berenson quando arrivò a Montefalco, e rimase meravigliato della luce e del silenzio di quel giorno d'estate quando scoprì Benozzo Gozzoli”.

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