DSC 3507(UNWEB) Perugia. E’ stata inaugurata martedì pomeriggio al Museo Civico di palazzo della Penna, alla presenza dell’Assessore alla Cultura Teresa Severini, del Presidente degli Archivi Dottori, Massimo Duranti, del consigliere per l’informazione del Presidente Mattarella Gianfranco Astori e della Soprintendente Marica Mercalli, la mostra “Le opere riscoperte di Gerardo Dottori dalla collezione del Quirinale”, in programma dal 20 settembre al 12 novembre.


Si tratta di due opere aeropittoriche di Dottori - Paese dall’alto, del 1934 e Lo specchio sul lago, del 1938- acquistate da Re Vittorio Emanuele III in occasione della XIX e XXI Biennale di Venezia, fino ad oggi conservate alla Quadreria del Quirinale. Due dipinti che, dal momento della loro acquisizione, più di ottanta anni fa, non sono mai usciti dal Quirinale. Da oggi, restaurati e dotati di nuove cornici, congeniali all’epoca della loro realizzazione, saranno esposti per tre mesi a Palazzo della Penna, grazie al prestito del Quirinale al Comune di Perugia.
“Lo spazio della Raccolta Dottori di Palazzo della Penna, riaperto lo scorso anno -ha ricordato l’assessore alla Cultura Teresa Severini- ha previsto nel nuovo ordinamento una parete da destinare alla presentazione, a rotazione, dei cd “Dottori ritrovati”, proprio per offrire l’opportunità di far vedere dipinti non noti, che pervengono agli Archivi Dottori.”
Qui sono già stati esposti quadri provenienti dalla Galleria Nazionale dell’Umbria di recente acquisizione, opere ritrovate la cui collocazione privata non era nota ed altre delle quali non si conosceva l’esistenza.
“Insieme a Dottori -ha proseguito l’assessore- Perugia vola in tutto il mondo: grazie alle sue opere la nostra città è stata protagonista a New York, Londra, in Bielorussia” e -come poi ha anticipato Massimo Duranti- lo sarà anche a Milano tra qualche mese, in occasione di una grande mostra sul 900 italiano curata dalla Fondazione Prada, di cui anche Dottori sarà protagonista.
L’assessore ha, quindi annunciato che il prossimo 8 e 9 novembre a Perugia si terrà una due-giorni dedicata proprio a Dottori e al periodo storico in cui è vissuto, che sarà illustrato sotto diversi punti di vista.
Le due opere esposte sono state ispirate all’artista dal suo affetto per il paesaggio del Lago Trasimeno, un paesaggio che lui ebbe modo di ammirare e apprezzare in diverse occasioni e a cui fu sempre legato.
“Sapevamo bene -ha spiegato Duranti- che gli Archivi Dottori non fossero, seppur con le loro duemila opere, esaustivi della produzione di Dottori, tanto che ad oggi si sono aggiunte altre 250 opere autentiche, per questo abbiamo scelto di lasciare uno spazio per l’esposizione di queste opere che mano a mano avremmo rintracciato. Queste due del Quirinale -ha raccontato Duranti- siamo riusciti a vederle e fotografarle e, dopo diverso tempo, ad averle in prestito per questa mostra. All’epoca il re le pagò rispettivamente 800 e 1000 lire, oggi una cifra non particolarmente elevata, ma all’epoca equivalente ad uno stipendio di tutto rispetto.”
Per la Soprintendente Marica Mercalli l’esposizione dei Dottori ritrovati è un’occasione importante di stabilire ponti tra istituzioni culturali, oltre che la dimostrazione di come Palazzo della Penna si qualifichi sempre più spesso tra i luoghi della Cultura di Perugia, insieme alla Galleria Nazionale dell’Umbria.
“Ciò che mi colpisce -ha aggiunto- è il paesaggio che si vede in queste due opere e che le rende più attuali che mai, se pensiamo che oggi sempre di più, proprio il paesaggio è al centro delle politiche culturali sia in termini di tutela che di valorizzazione.”
Le conclusioni della presentazione sono state quindi fatte dal consigliere del Quirinale Astori, che ha voluto sottolineare come l’azione di ricerca degli Archivi Dottori abbia rappresentato per il Quirinale stesso un invito a indagare e a riflettere sullo stato della committenza oggi come allora. “Siamo lieti -ha concluso- di aver arricchito l’identità culturale di Perugia legata a Dottori, ma siamo anche consapevoli che questa esperienza sarà capofila di un rapporto bidirezionale ormai aperto.”
L'evento è stato accompagnato dalla lettura di brani dall'Aeropoema Futurista dell'Umbria di Franca Maria Corneli, interpretato da Vittoria Corallo, con sonorizzazioni elettroniche di Umberto Ugoberti.

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