UE AmeriaFestival17w2017. Venerdì 29 Settembre, ore 20.30, Teatro Sociale, Amelia (TR)

(UNWEB) Amelia. Quando l’eccellenza di una grande tradizione classica incontra la vitalità ed il dinamismo della contemporaneità, nasce sempre qualcosa di interessante, significativo, unico. In un Teatro storico che nella sua secolare esistenza ha visto scorrere la storia del Melodramma, Musica da camera e sinfonica, Danza, fino alle più recenti performances della settima arte; in un Teatro che nei suoi quasi due secoli e mezzo di storia ha ospitato e continua ad ospitare, nella sua intatta ed ottimamente funzionante struttura lignea, un vivace pubblico che in sé reca la cifra del suo tempo: qui, nel Teatro Sociale di Amelia - cuore pulsante anche della prossima edizione del prestigioso AmeriaFestival - tra velluti ed affreschi, si terrà un Concerto di Musica “d’Arte” con repertorio classico e RockProg, quasi a testimoniare quel fecondo principio di contaminazione tra bellezza artistica e ricerca espressiva al di là dei confini pregiudiziali ed accademici. Quel principio che è l’anima del Prog. Venerdì 29 Settembre, con inizio dalle ore 20:30, UmbriaEnsemble (Angelo Cicillini e Valentina Palazzari, violini; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello; Graziano Brufani, contrabbasso; Leonardo Cherri, pianoforte) sarà ospite del secondo weekend del Festival con il Concerto “ClassicProg. Da Mozart ai REM”. Un programma stimolante e solo apparentemente dialettico: l’anima che vive nella “piccola serenata notturna” mozartiana è infatti la stessa che due secoli più tardi ispira i capolavori “progressive” che UmbriaEnsemble ha selezionato dal suo fortunato CD “Heaven”. Robert Wyatt, John Cale, Nick Cave, Willy DeVille, David Sylvian, fino ai Penguin ed ai REM, sono la splendida esemplificazione attuale dello stesso spirito “pop”, ma nutrito di formazione e formule classiche, che è all’origine, ad esempio, della mozartiana “Eine kleine Nachmusik” K525. Composta per una destinazione festiva e non impegnata, apprezzabile dunque anche da un pubblico più ampio rispetto ad altre opere più articolate e drammatiche dello stesso Mozart, la più conosciuta ed eseguita tra le Serenate mozartiane, si collega direttamente ai giovanili Divertimenti per Archi, le cosiddette “Sinfonie Salisburghesi” (K 136-138) come una loro “eco postuma”, secondo la critica. Ma, al di là del dettaglio musicologico, l’elemento che stringe indissolubilmente i brani in programma, è la vitale spinta comunicativa trasversale di un lavoro di ricerca cui tutti possono avvicinarsi per goderne. E questa è l’ambizione di UmbriaEnsemble, un sogno e l’audacia di perseguirlo. www.ameriafestival.it www.umbriaensemble.it