ospiti(ASI) Con un'unica data in Umbria, giovedì 12 febbraio, alle 21 al Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino, tre artisti di successo, Cesare Bocci, Eleonora Ivone e Marco Bonini sono gli esilaranti protagonisti della divertente commedia di Angelo Longoni, OSPITI.


I tre personaggi vivono l'amore come la più impegnativa delle loro attività, alla base dei loro comportamenti c'è la convinzione che quando si è innamorati ognuno dia contemporaneamente il meglio e il peggio di sé.
C'è sempre qualcosa di decisamente comico nell'amore, soprattutto dal punto di vista di chi lo osserva dall'esterno. Lo spettatore, riconoscendo come proprie alcune caratteristiche dei protagonisti comprende che anche i suoi comportamenti possono essere buffi o ridicoli.
L'amore ci rende tutti vulnerabili, nudi, teneri, ciechi, oppure eccessivamente guardinghi, sospettosi, aggressivi... insomma, l'amore aumentando i pregi e i difetti delle persone, mescolando i caratteri e generando conflitti, ci rende per forza di cose anche comici.
"Ospiti" però si focalizza anche su un fenomeno purtroppo sempre più diffuso, la violenza che subiscono le donne da parte dei loro ex "innamorati". In questa commedia c'è la volontà di denigrare la psicologia di questi "carnefici" mettendola alla berlina. L'uomo violento infatti è impulsivo, infantile, fragile, è incapace di sopportare privazioni, dolori e frustrazioni e, proprio per questo, è anche molto ridicolo.
Le persone adulte si distinguono dai bambini perché rispondono ai rifiuti e alle delusioni metabolizzando il proprio vissuto attraverso il superamento del dolore.
Il violento è come un bambino: picchia e poi si prostra per chiedere perdono. Giura che non lo farà più, promette di cambiare, di non essere più cattivo, poi ci ricasca. E' ambivalente e inaffidabile. Confonde il desiderio sessuale col diritto di essere corrisposto. Non sa tenere a freno la propria sessualità e la impone. Non ha alcuna stima della sua donna ma le giura amore eterno. Insomma, se non fossimo di fronte a un delinquente vero e proprio, scambieremmo il suo identikit con quello di un attore talentuoso in grado di recitare una parte e il suo contrario nel giro di pochi secondi, un istrione manipolatore.
Quella dell'uomo violento è la tragedia di un personaggio ridicolo, la virilità ostentata che schiaccia la femminilità è una storia di debolezze penose, è la storia di un bambino che nel mezzo di un capriccio spezza il giocattolo più amato.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell'Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 20, al n°075/57542222. E' possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell'Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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