bruscioli(ASI) Perugia - Nel ventennale della scomparsa di Novello Bruscoli, uno dei protagonisti della storia dell'arte non soltanto umbra del secondo Novecento, la "Libera Associazione Architetti in AltoTevere" ha promosso una serie di iniziative per ricordarne la figura e l'opera, in collaborazione con Tela Umbra, Fabio Coltrioli e la stessa famiglia Bruscoli. Nei mesi scorsi è stato reso omaggio alle tante sfaccettature dell'eclettico personaggio tifernate: gallerista, opinionista, "provocatore", scrittore ed attore teatrale.

Sabato prossimo, 14 febbraio, prende il via la rassegna destinata a coronare l'articolazione di eventi con una retrospettiva completa della sua opera pittorica, curata da Luciano Vanni a Palazzo Vitelli a S.Egidio: si tratta di 120 pezzi, dagl'inizi negli anni '50 sino al'94, anno della sua scomparsa, in grado di illustrarne l'avvincente percorso espressivo.
"Artista altotiberino, Bruscoli – ha detto l'assessore regionale alla cultura Fabrizio Bracco - è sicuramente uno dei protagonisti dell'arte umbra del secondo novecento. Artista generoso, curioso, sperimentatore, sempre disponibile al confronto, torna a parlarci ancora oggi a più di 20 anni dalla morte, mostrando come la sua arte vada oltre ai luoghi e tempi in cui si è sviluppata e di cui si è alimentata. In lui sono sicuramente importanti le radici umbre e segnatamente alto tiberine, il mondo da cui non ha mai voluti distanziarsi. Questo a dimostrazione di quanto l'Umbria possa essere una terra aperta e ricca di fermenti artistici innovativi".
Red/mc
La 'Linea Umbra' di cui Bruscoli fu uno degli instancabili animatori – ha concluso l'assessore -, è lì a testimoniare la ricchezza della eccentricità geografica che ben si dimostra, come per i grandi Maestri alto tiberini, apertura al mondo, stimolo alla sperimentazione alla ricerca e sviluppo della creazione di linguaggi nuovi ed originali".
Molti sono nelle opere dell'artista – affermano gli organizzatori della Retrospettiva - i riferimenti, anche simbolici, che rimandano al desiderio di contrastare un mondo fatto di barriere e diaframmi per dare piena espressione alla sensualità e alla libertà contro qualsiasi forma di costrizione e abbandono. Nei primi anni di produzione artistica Bruscoli si dedica a una pittura semplicemente figurativa, dimostrando una notevole capacità nell'uso del disegno e del colore; poi la vicinanza a Burri, la collaborazione con il Gruppo di Spoleto e la militanza in "Linea Umbra" nel 1967, movimento promosso dalla galleria tifernate "Il Pozzo" e da quella spoletina "Plinio il Giovane", lo portano ad esplorare soluzioni pittoriche più complesse ed elaborate, ricche di contenuti ed accostamenti apparentemente inusuali, ma significativi per un animo consapevole e audace come il suo.
Il programma di sabato prevede la presentazione della mostra nella Sala Consiliare del Comune di Città di Castello condotta dal giornalista Massimo Zangarelli. A seguire il saluto del sindaco Luciano Bacchetta e dei Presidenti della Fondazione Caricast e dell'Associazione Palazzo Vitelli (organismi patrocinatori assieme a Regione e Comune) Italo Cesarotti e Fabio Nisi. Dopo l'introduzione della presidenza dell'Associazione organizzatrice, saranno i critici Domenico Coletti e Corrado Marsan a tracciare il profilo artistico di Bruscoli, mentre al figlio Lorenzo Bruscoli è affidato l'intervento conclusivo. Seguirà il "vernissage" a Palazzo Vitelli che sarà animato dalle pérformances dell'Ass.ne Danza Classica e Moderna "Dina Renzini" e dei "Tifernauti". La mostra resterà aperta sino al prossimo 15 marzo.


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