20180717 105448Grande successo dell’iniziativa con un alto numero di visitatori

(UMWEB) Tornate dalla Germania al Museo archeologico nazionale dell’Umbria (p.zza Giordano Bruno, 10, Perugia) sette urne cinerarie etrusche appartenenti alla famiglia dei Titi Vesii. Sono state esposte, da dicembre dello scorso anno a giugno 2018, a Karlsruhe in occasione della mostra “Gli Etruschi, c iviltà mondiale nell’Italia antica”, organizzata con materiale proveniente dai principali musei archeologici italiani, che ha riscosso straordinario successo superando il numero di 70mila visitatori. Le urne, particolarmente pregiate dal punto di vista artistico, sono decorate con motivi mitologici come il sacrificio di Ifigenia, il mostro Olta, la punizione di Amico, Medusa, un combattimento tra guerrieri. Alcune sono riconducibili all’officina del cosiddetto “maestro di Enomao”, risalente all’ultimo quarto del III secolo a.C. Insieme ai reperti conservati al Manu, ha fatto ritorno in Italia, e precisamente al Museo archeologico nazionale di Orvieto, anche l’armatura della cosiddetta “tomba del guerriero” rinvenuta nel 1863 all’interno di una piccola tomba a camera nei pressi di Porano. Risalente al IV secolo a.C., si compone di elmi, schinieri, corazza anatomica, scudo circolare e, con gli altri reperti portati alla luce, denota l’elevata posizione sociale del defunto. L’operazione è stata resa possibile anche grazie al fattivo interessamento di Luana Cenciaioli, direttrice del Museo archeologico nazionale dell’Umbria e di quello di Orvieto, che ha espresso viva soddisfazione per l’apprezzamento ottenuto in Germania dai pezzi appartenenti all’invidiabile e diversificato patrimonio visibile nei due musei archeologici del Polo museale dell’Umbria.