Fig 2

(UMWEB) Perugia. Sabato 29 settembre con una conferenza, in programma alle ore 10,30 nella sala degli Umbri ed Etruschi, sarà inaugurata al Museo archeologico nazionale dell’Umbria (piazza Giordano Bruno, 10, Perugia) la mostra “Seduzioni d’Egitto, materiali egizi dalla collezione del MANU”.

Curata dalla stagista Maddalena Scattini, orientalista, archeologa della Scuola di specializzazione dell’Università di Trieste, in collaborazione con la direttrice Luana Cenciaioli, l’esposizione propone reperti collocabili cronologicamente tra il Nuovo Regno (momento di massima espansione dell'influenza egizia, dal 1552 a.C. al 1069 a.C.) e il periodo romano (a partire dal 30 a.C.) e provenienti prevalentemente dall’area di Tebe, l’odierna Luxor: amuleti apotropaici di diverso materiale, statuette in lega di rame, modellini replicanti servitori o lo stesso alter ego del defunto mummificato (shabti o “coloro che rispondono all’appello”) conservati in apposite scatole lignee a forma di santuari. Tra gli oggetti di maggiore interesse figura lo shabti del faraone Seti I Menmaatra.