UE QuartettoViotti Oristano.wDomenica 7 Ottobre, ore 19, Museo Diocesano Arborense, Oristano

(UMWEB) E’ affidata ad un recital del Quartetto Viotti (Stefano Parrino, Flauto; Francesco Parrino, Violino, Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello) il secondo appuntamento della rassegna “Domenica in Concerto”, organizzata dall’Ente Concerti “Alba Pani Passino” di Oristano, stagione di Cultura, Musica e Spettacolo giunta ormai alla sua XLIV° Edizione.

Saranno le storiche mura del Museo Diocesano Arborense – recentemente istituito allo scopo di conservare e valorizzare le opere d’arte sacra e le preziose collezioni del Duomo di Oristano – ad accogliere il Quartetto composto dagli artisti umbri e lombardi e che, nonostante la sua giovanissima formazione, vanta già giudizi lusinghieri della critica, importanti registrazioni discografiche e continue tournée in Europa, Asia ed America.

In quello che fu un centro cittadino prima fenicio, poi romano, fino a rivestire a lungo il ruolo di capitale del Giudicato d’Arborea, territorio di grandi tradizioni storiche e culturali identitarie, caratterizzato sempre nel corso dei secoli da un forte ed autentico sentire, il Quartetto Viotti presenterà un repertorio classico, scandito da una sequenza di autentici capolavori della storia della Musica.

Sotto il segno di Mozart si apre il Concerto, con un’opera tanto nota quanto singolare nella storia della sua genesi e delle sue alterne fortune: il Quartetto in Do Maggiore K285b, infatti, è indubbiamente riconosciuto oggi come capolavoro della Musica da camera di ogni tempo, ma quando fu composto - nel 1777, da un Mozart appena ventenne che aveva accettato di soddisfare la richiesta di nuova musica fattagli da un committente flautista dilettante, tale DeJean - il Quartetto K 285b, non soddisfece del tutto il committente che addirittura venne meno all’impegno preso pagando il compositore meno di quanto pattuito.

L’ispirazione“italiana” delle opere scelte per il Concerto del Quartetto Viotti, affidata al “mood” del giovane Mozart – fresco ancora dei suoi viaggi in Italia - si conferma con l’omaggio al grande Giovanni Battista Viotti, artista eponimo dell’ensemble, con il Quartetto in Mib Maggiore op.22 n° 3, composto intorno al 1806 durante il soggiorno londinese dal compositore e violinista piemontese cui spetta il merito di aver diffuso in tutta Europa quello stile - tipicamente italiano - di fare Musica; un approccio stilistico che tanto successo incontrava allora nel pubblico. Successo testimoniato tra l’altro dall’accoglienza trionfale che incontrò il “Don Giovanni”, la seconda “opera italiana” di Mozart, qui presentata nella versione che Josep Kuffner ne diede all’indomani del debutto praghese, e che conclude in perfetta simmetria il Concerto del Quartetto Viotti.