46489667 2347033425368184 4657274480639344640 n(UMWEB) Andare, venire, tornare; partire, arrivare, e nuovamente rimettersi in gioco su altre rotte, altre prospettive, altre identità. Il mito di Ulisse non è mai stato tanto attuale quanto in questi nostri anni, indubbiamente caratterizzati e consegnati alla storia come epoca di massicce e continue ondate migratorie che attraversano l’intero pianeta trasformandone profondamente l’assetto geopolitico, sociale, culturale.

E, come tremila anni fa l’emergenza che mosse Ulisse a lasciare la sua terra fu la guerra, causa di un esilio che finirà per diventare metafora della condizione umana tout-court, così, anche oggi, sono principalmente le guerre, le carestie, le calamità naturali con gli sconvolgimenti sociali che ne derivano, a generare flussi migratori significativi. Ed in questa geografia dinamica, dove le storie personali si incrociano con sorprendente rapidità a modificare la grande Storia, le culture entrano inevitabilmente in contatto in un inarrestabile e fertile processo di reciproche contaminazioni.

Culture che si direbbero tra loro estranee, dunque, possono rivelare radici comuni, sedimentate nel tempo; ovvero, analogie ed affinità nonostante le differenze strutturali. E la Musica, che può comunicare ben oltre il vincolo delle parole, è potente rivelatrice di legami profondi e di spunti di riflessione, oggi più che mai necessari per ciascuno di noi.

Sull’onda di questa convinzione, UmbriaEnsemble ( Kyriacoula Constantinou, voce; Angelo Cicillini, violino; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello; Enrico Bindocci, percussioni, arrangiamenti e voce) presenta “Anadysi”, uno spettacolo che nel già nel nome, greco, significa il suo valore: Anadysi è ciò che affiora, ciò che emerge. Anadysi è un’isola – proprio come Cipro, metafora del ponte tra Occidente ed Oriente, e le cui musiche tradizionali UmbriaEnsemble qui interpreta. Anadysi è ciò che emerge da una ricerca, da una riflessione, dagli eventi: ed è ciò che dunque diviene emergenza. Un’emergenza che in questo programma da Concerto, UmbriaEnsemble sceglie di leggere come dialogo.

Sabato 24 Novembre, con inizio dalle ore 17, nel privilegiato spazio del Museo Regionale dell’Emigrazione “Pietro Conti” di Gualdo Tadino, UmbriaEnsemble, in collaborazione con la Regione dell’Umbria -Servizio relazioni internazionali - ed il Polo Museale di Gualdo Tadino, porta in scena il dialogo possibile tra culture diverse: canti e musiche che scandiscono i momenti fondamentali della vita di ogni persona (nascita, morte, cerimonie varie) e che provengono dalla tradizione cipriota – crogiolo di tradizioni greche, armene e turche – si alternano ad antiche musiche classiche occidentali veneziane. Teoricamente lontane, espressivamente contigue.

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