UE QuartettoViotti Sernio ValtFest19.wMartedì 30 Luglio, ore 21, Palazzo Homodei, Sernio (SO)

(UMWEB) Si inaugura con un Concerto del Quartetto Viotti (Stefano Parrino, flauto; Francesco Parrino, violino; Luca Ranieri, viola; M. Cecilia Berioli, violoncello) la decima edizione del prestigioso Valtellina Festival Le Altre Note. Un’edizione importante, che oltre a segnare i due lustri di un’ attività concertistica diffusa nei tanti Comuni della Valtellina, si ispira all’universo femminile come tema principale – leit motiv, per usare un termine musicale – dell’intero Festival.

Festival che è infatti dedicato ad Euterpe - etimologicamente “portatrice di gioia, di delizie” - alla Musa, cioè, della mitologia greca antica che sovrintendeva alla Musica, poi alla poesia lirica, e, più in generale, a quello stato di raffinato piacere derivante dalla pratica di queste arti. Secondo alcuni ad Euterpe era anche attribuita l’invenzione dell’ aulos, il flauto. Ed il Concerto del Quartetto Viotti onora ogni sfaccettatura di tale ispirazione con un raffinato intreccio di citazioni: al centro del programma, infatti, è il Don Giovanni mozartiano, quasi un alter-ego, potremmo dire, della figura femminile, imprescindibile, infatti, da quella che è la sua identità di irriducibile seduttore tanto da farne un modello comportamentale al di là del possibile personaggio storicamente inquadrabile.

Dedicata al mito del seduttore che sfida il proprio destino sprofondando negli inferi, piuttosto che rinunciare al piacere della fascinazione per l’universo femminile, Wolfgang Amadeus Mozart compose una delle sue opere più famose e giustamente celebrate, il Don Giovanni, appunto. Martedì 30 Luglio, con inizio dalle ore 21, nel seicentesco Palazzo Homodei a Sernio, storico borgo in provincia di Sondrio, il Quartetto Viotti eseguirà il capolavoro mozartiano (Ouverture ed arie scelte) insieme a due dei Quartetti per flauto (pensando ad Euterpe) ed archi, il K 285 ed il K 285b, composti sempre da Mozart due lustri prima.

Non solo Mozart, tuttavia, perché sempre in omaggio all’ispirazione femminile della kermesse, il programma da Concerto prevede anche l’esecuzione dello splendido Quartetto per Conversazione di Alessandro Rolla, il cui secondo movimento è costruito sulla citazione dell’aria Quelle pupille tenere, tratta dall’Opera Orazi e Curiazi di Domenico Cimarosa. Non è un caso se Rolla, Direttore dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano scrisse questo Quartetto proprio all’indomani della messa in scena dell’Opera nel Teatro milanese; e proprio quest’aria, cui scelse di ispirarsi per il suo Quartetto, è il delicato quanto appassionato atto d’amore di Curiazio per la sua sposa Orazia, straziata tra l’amor di patria e l’amor coniugale fino al punto di perdere la sua stessa vita.

Amore incondizionato, amor femminile.