il nipote di wittgenstein(UNWEB) Perugia. Umberto Orsini debutta al Teatro Cucinelli, martedì 22 ottobre, alle 21, come protagonista assoluto di uno dei più bei romanzi di Thomas Bernhard, IL NIPOTE DI WITTGENSTEIN, per la regia di Patrick Guinand.


L’artista ha scelto Solomeo per riallestire questo suo spettacolo cult che gli è valso nel 2001 il Premio Ubu come miglior attore.
Il testo è una sorta di "concentrato" dei temi di Bernhard, come sottolinea Patrick Guinand, quello in cui affronta nel modo più diretto il tema dei sentimenti, che compare di rado nella sua opera, il punto più vicino alla parola di Bernhard stesso, alla sua voce d'uomo, quella dell'autobiografia, che ci conduce nella sua casa-fortezza di campagna e nel suo universo letterario.
Orsini è la proiezione letteraria di Bernhard intento a raffigurare se stesso mentre racconta a un'ascoltatrice silenziosa – interpretata da Elisabetta Piccolomini - la storia di un'amicizia singolare, di un rapporto tra due pazzi: il primo è lo stesso Bernhard, che ha saputo dominare la sua pazzia, il secondo è Paul Wittgenstein, dominato dalla sua follia e morto in manicomio; personaggio metà reale e metà immaginario, nipote del noto filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein
“Il nipote di Wittgenstein è un testo che impone una recitazione "in solitario", - racconta Umberto Orsini - anche se la relazione con la muta presenza femminile che è in scena è fondamentale. È una difficile e impegnativa prova d'attore. Soprattutto devo fare molta attenzione mentre recito a non lasciarmi sopraffare dall'emozione. Io sono abituato a gestire le mie forze per cedere alle emozioni in funzione del testo, ma ci sono dei momenti, nel Nipote, in cui quest'economia tenta di sfuggirmi e spesso l'emozione mi stringe la gola. Occorre allora un gran controllo, perché se è noto che ci si commuove molto più per noi stessi che per gli altri, un testo come questo accende un'immensa autocommozione. Qui non cerco di interpretare un personaggio, non "faccio Bernhard", qui ho deciso di "essere Bernhard" e quindi più che fare un personaggio sono me stesso che parla con le parole di un autore grandissimo, che finirà comunque per prevaricarmi e quindi rappresentarsi".”
Si può prenotare telefonicamente, al Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell’Umbria 075/57542222, tutti i giorni feriali, dalle 16 alle 20. I biglietti prenotati vanno ritirati mezz’ora prima dello spettacolo, altrimenti vengono rimessi in vendita.
E’ possibile acquistare i biglietti anche on-line sul sito del Teatro Stabile dell’Umbria www.teatrostabile.umbria.it.