YJ locandina orizzontale rid(ASI) FOLIGNO – Se a maggio si vuole ascoltare la musica più interessante che ci sia in circolazione allora la destinazione è sicuramente l’Umbria, la città è Foligno e l’evento da non perdere è Young Jazz Festival. Per la sua 11esima edizione, sempre all’insegna della sperimentazione e della commistione di generi, la manifestazione è in programma nella cittadina umbra dal 20 al 24 maggio 2015.

Dopo aver festeggiato lo scorso anno con una edizione “extra” il decennale, Young Jazz si appresta così a tuffarsi nel suo secondo decennio con una programmazione come sempre di qualità che comprende importanti artisti italiani ed internazionali continuando a percorrere il sentiero della ricerca, innovazione e contaminazione, per allargare orizzonti musicali ed artistici.

Tenendo sempre fede alla sua linea guida, ovvero quella di dare spazio alla musica delle “nuove generazioni” e di “nuova generazione”, la line-up di quest’anno prevede infatti una serie di ospiti che con il loro “tocco” animeranno ancora i luoghi più suggestivi della città umbra.

Tra gli appuntamenti più attesi, si segnalano quelli di giovedì 21 maggio con KAJA DRAKSLER Piano solo e a seguire GABRIELE COEN 4et (concerto che sostituisce i Guano Padano, precedentemente annunciati ma che per problemi personali non possono essere più presenti a Foligno). Venerdì 22 maggio invece MARCELLO GIANNINI 4et, PAK YAN LAU Piano solo e a seguire TEHO TEARDO, e poi ancora GOING e BEPPE SCARDINO TRIO. Sabato 23 maggio sarà la giornata dedicata al jazz italiano: ENRICO ZANISI, BACKWORDS, FEDERICO SCETTRI drum set e a seguire FRANCO D'ANDREA “Electric Tree” feat. DJ ROCCA & ANDREA AYASSOT, FABRIZIO PUGLISI “Guantanamo” e nuovamente SCARDINO TRIO.

A completare le proposte anche il ritorno de l’Orchestrino, e poi Dimitri Grechi Espinoza “Oreb”, XYQuartet, Maak (uno dei collettivi storici della scena d’avanguardia jazz del Belgio), Paradisi-Ramadori-Mela Trio, Belly Hole Freak, Pescolla&Carcione e un secret concert “Formato Ridotto Jazz”.

A mettere il bollino della qualità sulla proposta artistica è la direzione artistica affidata nuovamente a Giovanni Guidi, giovane pianista folignate ormai tra i più grandi musicisti jazz italiani e non solo, oltre che membro dell’Associazione Young Jazz.

La manifestazione, nel corso degli anni, si è affermata a livello nazionale ed internazionale come l’unico evento nel suo genere nato per dare spazio a giovani artisti e al jazz più contemporaneo. Insomma, Young Jazz è l’unico festival “young” (per età anagrafica dei musicisti ma anche per animo) che può contare su un seguito importante e con una sempre straordinaria risposta di pubblico. Non a caso, e per il settimo anno consecutivo, anche Umbria Jazz ha concesso il patrocino alla kermesse (una collaborazione che si caratterizza anche con la direzione artistica da parte di Young Jazz della programmazione di Palazzo della Penna a Perugia durante i giorni del prestigioso festival jazz umbro a luglio).

Da quest'anno Young Jazz attiverà un'altra importante collaborazione, sempre lungo la traccia del “jazz contemporaneo”: il Bihmuis di Amsterdam, un'istituzione europea per la musica jazz, ha infatti scelto Young Jazz per uno scambio di progetti artistici che vedrà sul palco di Young Jazz in maggio a Foligno (Kaja Draksler è una pianista slovena ma che vive ad Amsterdam) e in luglio a Perugia un artista scelto in terra olandese, mentre Young Jazz sarà ospite in Olanda nel prossimo mese di novembre con delle proprie produzioni.

Accanto alle sezioni ormai consolidate all’interno di Young Jazz Festival (Jazz Community, grazie al quale il jazz diventa la musica che unisce e dà voce a tutta la comunità, Jazz Zone, che mira alla costruzione di sinergie tra le attività del festival e quelle commerciali della città, e Jazz Tour, volto a migliorare l’accoglienza dei turisti), l’edizione 2015 prevede quindi anche alcune novità sostanziali come la scelta di nuove location per dare così alla musica la possibilità di invadere ancora di più il centro storico di Foligno per 5 giorni con un totale di 21 concerti/liveset, djset, jam session e uno spettacolo di teatro/musica.

Per info:

www.youngjazz.it

 

 

ANTEPRIMA
Martedì 19 Maggio
H 18.30 ZUT! – inaugurazione Mostra MIGRANTI PER FORZA jazz community /// Officina della Memoria
H 21.30 ZUT! – proiezione doc-film BENVENUTO SIGNOR NESSUNO a cura di Human Case jazz community € 5 //// Human Case

Mercoledì 20 Maggio
H 18.30 UMAMI – BELLY HOLE FREAK /// Umami bar
H 21.30 Auditorium San Domenico – AMLETICI jazz community € 10 /// La Società dello Spettacolo – Liberi di essere – Asl2-Umbria – Fondazione Cassa di Risparmio

Giovedì 21 Maggio
H 18.30 Baraonda – Mâäk I set /// Baraonda

H 20.00 Osteria Ciclabile – PARADISI / RAMADORI / MELA TRIO /// Osteria Ciclabile
H 20.30 UMAMI – Mâäk II set /// Umami eat

H 21.30 ZUT! – KAJA DRAKSLER PIANO SOLO /// in collaborazione con Bimhuis a seguire GABRIELE COEN 4et € 12 /// Narcisi
H 23.00 Osteria Ciclabile – Mâäk III set /// Osteria Ciclabile

Venerdì 22 Maggio
H 17.00 Multiverso Coworking – Intervista doppia Michelone/Ciminiera:: Libro & Cartoons: "Jazz set. Le straordinarie biografie di 20 musicisti" di Guido Michelone proiezione Jazz Cartoons (con il contributo di Riccardo Maneglia) :: Libro & Conferenza multimediale: "Il tempo di altro disco" di Fabio Ciminiera

H 18.30 P.zza del Grano – MARCELLO GIANNINI "Frammenti"/// Lumaca
H 20.00 Via Gramsci (Edgar/Dieci&Dieci/Imbibe/Tabulè) – ORCHESTRINO live set /// Edgar, Dieci e Dieci, Imbibe, Tabulè
H 21.30 ZUT! – PAK YAN LAU PIANO SOLO /// Narcisi //// a seguire TEHO TEARDO "La retour à la raison" /// in collaborazione con Black sheep
H 23.00 Piazza del Grano – GOING /// Lumaca
H 23.59 ZUT! – BEPPE SCARDINO TRIO + Jam session /// Relais Metelli

Sabato 23 Maggio (giornata dedicata al Jazz italiano)
H 11.30 ZUT! – DIMITRI GRECHI ESPINOZA "OREB" /// Relais Metelli a seguire XYQuartet //// a seguire brunch /// Relais Metelli
H 16.30 Parco dei Canapè – ORCHESTRINO street band jazz community /// Casa dei Popoli
H 18,30 Piazza del Grano – LBL lab: BACKWORDS + ENRICO ZANISI /// Lumaca
H 19,00 Caffè Moda Rinaldi – ORCHESTRINO live set /// Caffè Moda Rinaldi
H 20.00 Osteria Ciclabile – Concerto ciclabile: BLUE DEAN CARCIONE & J. PESCOLLA /// Osteria Ciclabile
H 21.30 ZUT! – FEDERICO SCETTRI DRUMS SOLO /// Avis //// a seguire FRANCO D'ANDREA "Electric Tree" feat. DJ ROCCA & ANDREA AYASSOT € 12 /// Lumaca
H 23.00 Piazza del Grano – "GUANTANAMO" /// Lumaca
H 23.59 ZUT! – BEPPE SCARDINO TRIO + Jam session /// Relais Metelli

Domenica 24 Maggio
H 18.00 Secret Concert – Formato Ridotto Jazz € 15 /// Caffè Moda – Birra san Biagio – Di Filippo

DJAZZ :: aperitivo con YJ team :: CAP & FRANCO B
H 19.30 dal 20 al 23 Enoteca La Lumaca ubriaca / Piazza del Grano

YOUNG JAZZ @ CANTINE APERTE
Domenica 31 Maggio
H 18.00 Cantina Scacciadiavoli - ORCHESTRINO live set /// Scacciadiavoli

 

SCHEDE ARTISTI

Migranti per forza :: mostra
Oltre le coste, oltre il mare, oltre i pregiudizi e oltre le paure c'è solo la conoscenza. E' questo lo scopo della mostra "Migranti per forza" che è stata promossa e voluta dall' "Officina della memoria", partner europeo all'interno del Progetto INTEGRART e che ha coinvolto diverse Associazioni che da anni lavorano con i migranti e ne promuovono l'integrazione. Young Jazz '15 ha voluto quest'anno "dare la tromba" anche a loro e far suonare le loro storie dentro il Festival. In collaborazione con l'Officina della Memoria

Benvenuto Signor Nessuno :: doc-film
Il tempo, all'interno di una casa famiglia diventa speciale, si dilata. Le mattine e i pomeriggi passano silenziosi, sigaretta dopo sigaretta, caffè dopo caffè, si cerca qualcosa da fare, aspettando il pranzo o l'uscita in macchina con l'operatore di turno diretto in qualche bar o in qualche paese poco lontano. Cosi è possibile incontrare per le strade questi gruppi di uomini e donne; isolati, quasi nessuno li avvicina. Mi venne voglia di conoscerli, sapere delle loro vite, delle loro malattie. Ho cercato di entrare nel loro spazio in punta di piedi a volte tentando di sparire, di diventare un signor nessuno, affinché potessero parlare più liberamente possibile. "Benvenuto Signor Nessuno" è il resoconto di una serie di interviste girate durante l'estate del 2008.

AmLeTiCi :: performace teatrale
Con Giezzisti.3 dello scorso anno si è concluso il triennio del Laboratorio teatral -sperimentale- liberty, ma il 'pensiero creativo' dei protagonisti si rinnova in tutte le sue peculiarità con AmLeTiCi. Amletici, come dire esperti spontanei del dubbio. "Essere o non essere" è la cosa più semplice – ci dicono – lo capisce anche un bambino. E se nel primo anno il divario era fra i giezzisti (gli improvvisatori dell'anima, i contrappuntisti degli stereotipi ottusi, i tasti neri degli accordi iperbolici) e gli iper-normali (gli imprigionati delle etichette) qui vediamo svanire ogni separazione perché dubitare, è un principio di umanità. Se, in effetti, da un lato dubitare esprime l'incertezza difronte alle circo-stanze, dall'altro esprime un grado di approfondimento. Solo chi si pone difronte al problema può raggiungerne la piena cognizione, ma nessuno come chi ha vissuto nella propria vita i "colpi e dardi dell'avversa sorte" può arrivare ad esprimere la profondità dei temi fondamentali dell'esistenza. Ecco: potremmo considerare gli amletici come degli esperti di profondità. Certo, poi potremmo non essere d'accordo su ciò che è fondamentale. D'altronde per qualcuno, che ignorando Shakespeare e tutto il resto, lo incontrasse per strada ai giorni d' oggi, Amleto sarebbe un matto! Nessuno si senta escluso.

Belly Hole Freak
Line up
Belly Hole Freak: Guitar - Voice - "Marciela Segunda" Footboard Stomp - Hi Hat - Cowbell - anklets cymbals - kazoo
Nato sotto il cattivo segno del blues più sporco e rabbioso, Belly Hole Freak one man band si è mosso verso un nuovo set fondamentalmente influenzato dal delta blues, il primo swing dixieland con un'attitudine rock'n'roll ispirato da artisti come Howlin Wolf, Captain Beefheart, Robert Johnson, Tom Waits... L'intento del progetto è quello di usare un linguaggio teatrale mescolato alla musica comunicando attraverso parole "nonsense" spingendo l'ascoltatore a creare il proprio testo o il proprio tema, guidato dall'interpretazione dell'artista e dalla sensazione che prova al momento. "Immagina un mimo che inizia a parlare senza però conoscere alcuna parola, dagli una chitarra, uno stomp, un microfono, pensa ad un vecchio circo degli anni 30 e la sua atmosfera surreale... Potresti aver incontrato Belly Hole Freak che urla e ride tra la folla."

Mâäk
Line up
Laurent Blondiau - trumpet
Jeroen Van Herzeele - sax
Grégoire Titiaux - sax
Michel Massot - tuba
João Lobo - drums

I Mâäk sono uno dei collettivi storici della scena jazz d'avanguardia del Belgio con le loro innumerevoli collaborazioni e progetti. Il quintetto che presentano a Young Jazz è il cuore pulsante di questo collettivo e il punto di partenza di tutti i progetti correlati. I Mâäk amano suonare in acustico, in luoghi non convenzionali sempre alla ricerca dell'interazione con il pubblico. "I Mâäk sviluppano una naturale tendenza verso quello che non è classificabile. Si tratta di accettare che la nostra musica viene creata sul momento, mentre prende forma e si propaga. Si tratta anche di accettare che ognuno di noi fa percorsi musicali differenti per costruire, alla fine del nostro viaggio, il nostro concetto di concerto" Laurent Blondiau - Direttore Artistico

Paradisi / Ramadori / Mela Trio
Line up
Sandro Paradisi - accordion , ipad, synth
Mauro Mela - classic guitar, voice
Leonardo Ramadori – percussions
Il trio Paradisi, Ramadori, Mela ci trascina in un viaggio tra brani originali composti dall'eclettico fisarmonicista orvietano, attraversando pagine della musica d'autore italiana e internazionale, e temi di colonne sonore, il tutto rivisitato dal trio con sapori e colori Jazz. L'uso degli strumenti acustici quali la fisarmonica, le percussioni e la chitarra classica, abbinate all'uso elettronico di ipad e synth, ci portano ad ascoltare quindi un concerto dall'aria elettroacustica d'autore. I tre musicisti provengono da diverse estrazioni musicali che spaziano dalla musica d'autore a quella popolare, dal jazz alla musica contemporanea, numerose sono le collaborazioni dei componenti del trio con artisti importanti tra i quali Ambrogio Sparagna, Eugenio Bennato, Avion Travel, Lina Wertmuller, l'Orchestra Filarmonica della Scala di Milano, Riccardo Muti e le partecipazioni in festival di tutto il mondo.

Kaja Draksler Piano Solo
Line up
Kaja Draksler Piano

Kaja Draksler è una pianista e compositrice di origine slovena che attualmente risiede ad Amsterdam. Dopo un periodo di formazione accademica che la porta a conseguire la laurea in piano jazz presso il Conservatorio Prince Claus di Groningen nel 2009 si stabilisce a New York dove studia privatamente insieme a Vijay Iyer e Jason Moran. Nel 2011 il suo Acropolis Quintet viene scelto tra i tre migliori gruppi europei all'interno del programma del Festival 12 Points! Plus. Gli attuali progetti di Kaja comprendono il Solo, vari Duo con Onno Govaert (Feecho), Matiss C?udars e Susana Santos Silvam e il Trio BadBooshBand. Oltre a comporre per le sue formazioni, ha scritto per l'Orchestra filarmonica slovena, la Metropole Orchestra, EMJO, Looptail, Big Band RTV Slovenia e altre. In collaborazione con il BIMHUIS di Amsterdam

Gabriele Coen Quartet
"PLAYS THE MUSIC OF JOHN ZORN"

Line up
Gabriele Coen, sax e clarinetto
Luca Venitucci, fisarmonica
Danilo Gallo, contrabbasso
Zeno de Rossi, batteria
Il quartetto capitanato da Gabriele Coen, unico musicista italiano ad aver inciso due dischi per la Tzadik, l'etichetta newyorchese di Zorn, ripercorre l'immaginifico ed eclettico mondo zorniano, dal MasadaSong Book al più recente Book of Angels, senza trascurare alcune incursioni nel repertorio dei suoi Naked City e nella produzione di colonne sonore di Zorn, i cosidetti Filmworks che rappresentano la vera colonna vertebrale di tutta la sua attività compositiva. Paladino dell'incontro tra jazz contemporaneo e musica ebraica, John Zorn è nato a New York nel 1953, ed è stato inizialmente ispirato dagli inventori-compositori statunitensi Charles Ives e John Cage. SuccessivamenteSI è avvicinato alle pratiche e all'ambiente dell'improvvisazione jazzistica, sviluppando particolare interesse ed ammirazione per Anthony Braxton, OrnetteColeman, Jimmy Giuffre e Roscoe Mitchell. La riscoperta delle sue radici ebraiche è la cifra stilistica dominante nei suoi lavori degli ultimi quindici anni. John Zorn dà alle stampe, nel 1993, il suo violentissimo KRISTALLNACHT, dolorosa trasposizione musicale della Notte dei cristalli, il pogrom del novembre 1938, che inaugura le persecuzioni della Germania nazista. Nel 1994 John Zorn fonda Masada, il quartetto con cui propone in tutto il mondo sue composizioni originali ispirate alla tradizione ebraica, filtrata attraverso la musica di Ornette Coleman degli anni Sessanta e il jazz contemporaneo. Masada è il nome di un'antica località nella Palestina occupata dai Romani. Dopo una lunga, disperata resistenza all'assedio romano, gli ebrei decisero di suicidarsi in massa quando, nel 73 d.C. i romani riuscirono ad impossessarsi della cittadina. Nel 1995 Zorn inizia la sua brillante carriera di produttore e discografico fondando l'etichetta Tzadik, con cui si impone a livello mondiale come figura imprescindibile per la diffusione della nuova musica ebraica. Il quartetto ripercorre l'immaginifico ed eclettico mondo zorniano, dal Masada Song Book al più recente Book of Angels, senza trascurare alcune incursioni nel repertorio dei suoi Naked City e nella produzione di colonne sonore di Zorn, i cosidettiFilmworks che rappresentano la vera colonna vertebrale di tutta la sua attività compositiva.

Intervista doppia Michelone/Ciminiera musica libri cartoons
I - Libro & Cartoons
Jazz Set. Le straordinarie biografie di venti musicisti (Barbera Editore, Siena 2015)
Duke Ellington e Louis Armstrong, Chet Baker e Billie Holiday, Thelonius Monk e Keith Jarrett... il jazz come un set della vita e dello spettacolo, in cui venti grandi dal dixieland alla fusion, recitano da protagonisti sul palcoscenico della vita e dell'arte; ed i celebri Jazz Cartoons del riminese Riccardo Maneglia, dal mediometraggio Jazz Story, opera unica nel genere dallo stile Hugo Pratt (Corto Maltese) ai video via via su Charlie Parker, Louis Armstrong, Bud Powell, Miles Davis, con forti impronte narrative e spettacolari.
L'Autore: Guido Michelone, studioso di fama internazionale, ha pubblicato una cinquantina di libri, di cui alcuni direttamente in lingua francese e spagnola, su jazz, rock, musical: diversi suoi titoli come Il jazz-film, Jazz & Photo, Speak Jazzmen, El Jazz habla espanol, Breve storia della musica jazz, sono al la Library Of Congress di Washington, al Jazz Institute di Darmstadt, al Museo del Jazz di Genova.
II - Libro & Conferenza Multimediale
Il tempo di altro disco
Il tempo di un altro disco è un racconto autobiografico in musica e nasce dall'unione di due anime: il Record Store Tale, reading realizzato in occasione del Record Store Day 2013, e un saggio sul mercato discografico. Tra i due "solchi", si inseriscono testi scritti appositamente per il libro senza abbandonare il tono divertito che caratterizzava il reading.
L'Autore: Fabio Ciminiera è redattore di Jazz Convention (www.jazzconvention.net) e autore dei programmi di Jazz Convention on TV; si occupa di jazz e, in generale, di musica in ruoli diversi: conduttore radiofonico e televisivo, redattore e critico, ufficio stampa e organizzatore di concerti.

Marcello Giannini "Frammenti"
Line up
Marcello Giannini: guitar , live electronics
Ron Grieco: bass, live electronics
Marco Castaldo: drums
Jack D'Amico: fender rhodes, live electronics
Salvatore Rainone: drums, live electronics

Marcello Giannini nasce a Napoli nel 1982. Studia privatamente con Domenico Langella e Giulio Martino; al Conservatorio S.Pietro a Majella di Napoli sotto la guida di Pietro Condorelli e Marco Sannini. Dal 2001 è membro del sestetto Slivovitz, con cui incide tre dischi, "Slivovitz", per l'etichetta milanese Ethnoworld, "Hubris" e "Bani Ahead" con la newyorkese MoonJune. "Hubris" riceve ottime critiche in tutto il mondo e ben quattro stelle sul noto sito di critica musicale AllMusic. Nel 2008 si iscrive al seminario di alto perfezionamento In.JaM di Siena Jazz dove vince una borsa di studio per frequentare i laboratori estivi tenuti da Enrico Rava; successivamente il trombettista lo inserisce nel suo gruppo "Parco Della Musica Jazz Lab", con il quale registra il cd della collana 'Jazz Italiano Live 2009? per L'Espresso. Attualmente continua a collaborare nei progetti di Enrico Rava ed è chitarrista di alcuni progetti del sassofonista Daniele Sepe e del percussionista tunisino Marzouk Mejri. Nel 2012 ha registrato nell'ultimo disco di Enrico Rava per L'ECM, "Rava On The Dance Floor". Dal 2014 ad oggi ha registrato negli ultimi due dischi dei 99 Posse "Cattivi Guagliuni" e "Curre Curre Guagliò 2.0" , nell'omonimo disco "Arduo" ed ha appena pubblicato per l'etichetta Auand il suo primo disco da solista "Frammenti".

Orchestrino
Line up
Filippo Ceccarini - trumpet
Dimitri Grechi Espinoza - alto sax
Tony Cattano - trombone
Beppe Scardino - baritone sax
Glauco Benedetti - tuba
Daniele Paoletti - snare drums, percussions
Simone Padovani - bass drums e percussions

Una piccola brass band dal suono grande. Una piccola brass band creativa che si muove con la stessa facilità dal jazz di New Orleans all'improvvisazione libera; che padroneggia col medesimo rigore storico sia blues Ellingtoniani che ritmi afro-cubani: Ecco Arriva L'Orchestrino! Nato in seno alla fertile Livorno musicale, L'Orchestrino è composto da musicisti molto attivi nella scena jazzistica – in senso esteso – italiana, con interessi e collaborazioni illustri (Gianluca Petrella, Roy Paci, Amiri Baraka, James Newton, Tim Berne, Bobby Previte, John Tchicai, per citarne alcuni) in ogni genere musicale.?Questa tendenza musicale onnivora permette al gruppo di spaziare moltissimo abbracciando con la stessa autorevolezza ogni stile, con un approccio fresco e creativo ed un forte riferimento storico e sonoro verso le classiche brass band del jazz.?Il repertorio segue questa multidirezionalità: standards delle brass band, canzoni pololari, brani originali ed insospettabili covers di artisti come Eddie Bo, Medeski Martin & Wood, William Parker, Marc Ribot, Art Ensemble Of Chicago, Chris McGregor Brotherhood of Breath.?Il percorso vario ha portato quest'organico ad esibirsi in festival come Umbria Jazz, London Jazz Festival, Bari in Jazz (per citarne alcuni).?Nel tour del 2013 con Bobo Rondelli si esibiscono in alcuni fra i locali più importanti della penisola.

Pak Yan Piano solo
Line up
Pak Yan - hohner pianet, synth, electronics

Dopo un periodo di studi in Belgio e Portogallo gli interessi musical di Pak Yan si spostano verso l'improvvisazione libera e il sound noise. Il suo amore per stravaganti oggetti musicali, la sua ossessione per i giochi e il suo feticismo per il piano-giocattolo la portano a formare una band dal nome 'The Crappy Mini Band'. Oggi Pak Yan è impegnata principalmente con il suo progetto in piano Solo (per piano preparato/sintetizzatori/piano-giocattolo), con la band Going e con il suo Trio minimalista 'lauroshilau'. La sua musica spazia tra differenti orizzonti, sempre focalizzata sull'improvvisazione, tira fuori lo straordinario dall'ordinario, crea un mini-mosaico di suoni in chiave poetica esplorando il vasto spettro delle possibilità sonore.

Teho Teardo - La retour à la raison Musique pour trios film de Man Ray.
Line Up
Teho Teardo - guitar, elctronics
Stefano Azzolina - viola
Vanessa Cremaschi- violin

"Le retour à la raison", di prossima pubblicazione in vinile su etichetta Specula Records, consiste nelle tre colonne sonore originali composte da Teho Teardo per i film di Man Ray Le retour à la raison, L'etoile de mer e Emak Bakia Dal vivo Teardo (chitarre ed elettronica) è accompagnato da Stefano Azzolina alla viola ed Vanessa Cremaschi al violino, mentre sullo schermo scorrono le immagini dei suggestivi film d'arte creati dal pittore, fotografo e regista statunitense, esponente del Dadaismo, morto nel 1976 a Parigi.
Il concerto prevede anche la partecipazione, a partire dal finale dell'ultimo corto, "L'étoile de mer", di una vera e propria orchestra di chitarristi ("reclutati" in loco e in numero variabile a seconda degli spazi), che eseguirà in un crescendo dal forte impatto emotivo una composizione in C# minore. Il confronto a distanza tra Teardo e Man Ray si è trasformato anche in una "lettera aperta" che il compositore italiano ha voluto indirizzare all'artista statunitense: "Caro Man Ray - scrive Teho - la colonna sonora non combacia con l'idea di cinema dell'Uomo Raggio. Meglio un altro tipo di avvicinamento ai tuoi film, cercando appuntamenti di natura emotiva, fino quasi ad allinearsi con quel mondo, ma senza commentarlo, senza imitarlo, evitando di ribadire quanto già detto nella pellicola. In fondo è quanto ho perseguito in questi anni nel mio rapporto con il cinema". in collaborazione con Black sheep

Going
Line up
Giovanni Di Domenico – fender rhodes, electronics
Pak Yan Lau – hohner pianet, synth, electronics
João Lobo – drums
Mathieu Calleja – drums, percussions, electronics

La musica di Going impressiona per la sua capacità di raggiungere potenze inaudite, senza mai cadere nella violenza di tastiere schiacciate e maltrattate, nell'esplosione di suoni elettronici o in ritmi spinti ai loro limiti. I loop oppiacei delle sonorità dei Going saturano lo spazio e convergono verso un unico obiettivo: un grande viaggio urbano, da ascoltare distesi, mentre si viene travolti.

Beppe Scardino Trio
Line up
Beppe Scardino - baritone sax
Gabriele Evangelista /Matteo Anelli - double bass
Andrea Melani - drums

Il sassofonista baritono Beppe Scardino si confronta con una delle formazioni classiche del jazz: il trio senza strumento armonico. Per farlo si affida ad una sezione ritmica di spessore: Gabriele Evangelista al contrabbasso ed Andrea Melani alla batteria. Il trio suonerà alcune vecchie composizioni di Scardino, una serie di brani nuovi composti appositamente per questa formazione in cui si indagano le relazioni contrappuntistiche tra due voci gravi, baritono e contrabbasso, e qualche cover di musicisti affini ma non solo: se da un lato si omaggiano Roscoe Mitchell e Julius Hemphill, dall'altro c'è anche spazio per interpretare un brano di George Harrison.
La prima delle due serate vedrà Matteo Anelli al contrabbasso; con il contrabbassista pisano, Scardino ha effettuato negli ultimi due anni un percorso di rilettura di canzoni più o meno conosciute del repertorio jazzistico, cercando di (ri)stabilire un contatto "simbiotico" con questo materiale così significativo ma per certi versi così lontano, e per trovarvi quel senso di libertà improvvisativa così necessario. La prima delle due serate vedrà dunque il trio confrontarsi con un repertorio veramente tuffato nella tradizione.

LBL lab: Backwords + Enrico Zanisi
Line up
Michele Pauli: electronics
Enrico Zanisi: piano

Una session del tutto imprevedibile, realizzata da Backwords assieme al ventitreenne pianista Enrico Zanisi, due talenti di matrice differente ma dalla forte sinergia. Dietro Backwords c'è Michele "Pardo" Pauli, chitarra e mente produttiva di Casino Royale - una delle più importanti realtà della storia italiana della musica elettronica (e non solo) – oltre che di Royalize, progetto Drum'n'Bass nato nel lontano 1999. Oggi Pardo sta sviluppando il suo particolare approccio al concetto contemporaneo di ripetizione del suono, andando al di là delle tradizionali definizioni di genere (bass music, techno, dub, etc.), per sperimentare sempre nuove soluzioni compositive. Ed è proprio la sua voglia di percorrere strade musicali ancora intentate a spingerlo a dare vita a questo progetto, assieme ad un nome in rapidissima ascesa come Enrico Zanisi. Nonostante la giovane età, il pianista si è già esibito assieme a molti dei più affermati musicisti italiani ed internazionali, oltre ad essersi aggiudicato diversi riconoscimenti di prestigio, tra cui il premio Top Jazz come Miglior Giovane Talento nel 2012 e il Premio Siae per la Creatività nel 2014. Sempre quest'anno ha pubblicato Keywords, il suo secondo album in trio, assieme a Joe Rehmer e Alessandro Paternesi, con cui si è esibito nei più importanti festival italiani ed europei.

Dimitri Grechi Espinoza "OREB"
Line up
Dimitri Grechi Espinoza – sax

OREB dimora al confine tra il rito e il concerto. Dimitri Grechi Espinoza per questo progetto unico nel suo genere, ha fatto incontrare due grandi passioni: lo studio della scienza sacra nelle culture tradizionali e la ricerca sul suono portata avanti da anni con l'obbiettivo di riscoprire il respiro profondo dei luoghi sacri di tutto il mondo. Nella penombra di una chiesa o di un teatro o?di uno "spazio sonoro" egli avvolge?l'ascoltatore con le note del suo sax, dal quale?riesce a tirare fuori arcobaleni di armonici?"liberati" dal sistema temperato. Lo fa suonando "tra le note" e "sulle note" sfruttando?le antiche forme architettoniche (o il riverbero prodotto da un sofisticato apparecchio elettronico) che rispondono ai fraseggi modali con risonanze trasformate dal musicista in contrappunti dal fascino ancestrale. Il duduk armeno di Djivan Gasparyan, la spiritualità free di John Coltrane, le tradizioni nomadi del Sahara e la ripetitività di John Surman sono suggestioni che saltano all'orecchio ascoltando OREB.?" il mio più grande desiderio come musicista in quest'epoca è quello di contribuire a riportare la musica alla sua primitiva funzione di " dialogo " con il Sacro, nel quale superare differenze di credo, distanze culturali e incontrare così se stessi e gli altri nella conoscenza dell'Unità che lega l'intero ordine cosmico."

XYQuartet
Line up
Nicola Fazzini - alto sax
Alessandro Fedrigo - acoustic bass guitar
Saverio Tasca - vibraphone
Luca Colussi - drums

XYQuartet è un progetto nato nel 2011 a Nordest, tra Veneto e Friuli, dall'incontro di due identità artistiche complementari, quelle del sassofonista Nicola Fazzini e del bassista Alessandro Fedrigo che creano, con il vibrafonista Saverio Tasca e il batterista Luca Colussi, una musica scritta, originale e innovativa, provvista di profonda coerenza e omogeneità. XY attraversa diversi linguaggi musicali e artistici aggiornandoli alla contemporaneità, esplorando nuove strade compositive con un approccio curioso che si può definire 'oltrejazzistico'. La X di Fazzini e la Y di Fedrigo costituiscono due approcci musicali e due idee come due sono i loro strumenti, il sax alto e il basso acustico. Da queste 'due Effe' è nato il primo album, "Idea F", edito dall'etichetta trevigiana nusica.org. Premiato nel 2012 tra i migliori 100 dischi dalla rivista JAZZiT e plurirecensito, ha portato il quartetto a compiere un lungo tour nei migliori club italiani e festival prestigiosi. A maggio 2014 è uscito il nuovo omonimo album "XY" per la stessa nusica.org, un lavoro che è frutto di una campagna di crowdfunding sul web ed è stato presentato con una performance dal vivo a Radio 3 nella trasmissione "Piazza Verdi". Il quartetto abbraccia inoltre "la filosofia dell'open content", ossia mette a disposizione partiture e musica online per esprimere e documentare i processi artistici che stanno alla base di un lavoro in continua evoluzione. Questo secondo lavoro sviluppa ulteriormente la duplice progettualità musicale dei leader che sono autori di tutte le composizioni, ed è il risultato di una sintesi di materiali musicali minimi e funzionali, sia melodici sia ritmici. Da un lato i quattro brani di Fazzini (Spazio Angusto, H2O, Doppio Sogno, Tatami) creati a partire da un'elaborazione personale della teoria degli insiemi applicata alle dimensioni della melodia, dell'armonia e del ritmo; dall'altro le quattro composizioni di Fedrigo (Astronautilo, Cancellazioni, Jon Futuru e Futuritmi) che traduce le sue strutture intervallari in architetture narrative.

Blue Dean Carcione & Jimmy Pescolla
Line up
Blue Dean Carcione: ukulele, vocals, suitcase drum machine
Jimmy Pescolla: guitar, vocals

In occasione della XI di Young Jazz Festival, Blue Dean Carcione e Jimmy Pescolla presentano il loro spettacolo originale Concerto Ciclabile. Lo show è un omaggio al mondo del ciclismo, ai suoi eroi e alle sue leggende. Carcione e Pescolla proporranno un viaggio nelle musiche country, western e folk, alternando il ritmo da passisti alle impreviste fughe dello scalatore. Hank Williams, Merle Haggard, Claudio Chiappucci, Gino Bartali, sono alcuni dei protagonisti di un concerto in cui le composizioni originali si alterneranno alle rielaborazioni del repertorio classico americano. Il tutto, nella cornice più adatta che si possa immaginare: l'Osteria Ciclabile di Foligno. Sudore, provincia italiana, provincia americana, cowboys, vedette: è questa l'epica del Concerto ciclabile.

Guantanamo
Line up
Fabrizio Puglisi – Piano, Synth ARP
Pasquale Mirra - Vibes
Stefano Senni - Double Bass
Danilo Mineo - Percussions
Gaetano Alfonsi – Drums
William Simone – Batà, Percussions
Guest:
Venus Rodriguez – Voice

Guantanamo è un sestetto che mette il ritmo al centro del discorso. L'ispirazione nasce dal grande patrimonio della tradizione afro-cubana con un repertorio in parte originale ed in parte costituito da "classici" di Chucho Valdes, Bud Powell, Emiliano Salvador, Ernesto Lecuona e Lennie Tristano rivisitati in chiave afro-latina con un tocco di acida psichedelia: i sei musicisti si muovono dal latin jazz al cubop impastandoli con poliritmie africane, rumba e son cubano. Il risultato finale è un sound che fonde tradizione e modernità con destinazione Guantanamo.

Federico Scettri Solo
Line up
Federico Scettri - drums

Come descrivere la musica di Federico Scettri? Che impressioni suscita andarlo a sentire? E' meglio chiudere gli occhi? In piedi o seduti? E' meglio vestirsi pesante? A stomaco pieno o prima dei pasti? Quando poi tutto ciò viene fatto tradurre da Google passando da italiano a islandese, filippino, cinese, polacco, arabo, danese, croato, giavanese e poi di nuovo italiano i dubbi aumentano... Spiegazione della musica di Federico ferro lavoro? Vai e cosa pretendere in considerazione? Cosa buona è: chiudono i loro occhi? Piede o essere salita? E' importante per mantenere caldo? Prima nello stomaco, o prima ciò che si mangia? "Senza soluzione di continuità": non so cosa voglia dire ma penso sia la risposta a tutto ciò.

Franco D'Andrea "Electric Tree"
feat. Dj Rocca & Andrea Ayassot
Line up
Franco D'Andrea – piano;
Dj Rocca – live electronics;
Andrea "Ayace" Ayassot – alto sax

Franco d'Andrea Electric Tree è il nome del trio composto da Franco D'Andrea, dj Rocca ed Andrea Ayassot. Un progetto nato proprio da un'idea del pianista di Merano, in seguito ad un contest realizzato dalla trasmissione di Radio 2 Musical Box, in cui un suo brano è stato remixato da una serie di producer italiani. Tra i partecipanti, Luca Roccatagliati aka dj Rocca, di cui D'Andrea ha da subito apprezzato il talento, decidendo senza indugi di nominarlo vincitore. Il contest ha suscitato in D'Andrea l'idea di dare vita ad un nuovo progetto che coinvolgesse Rocca, una scelta piuttosto rara nella carriera recente del pianista, che negli ultimi dieci anni si è dedicato a dar forma alle sue personali visioni artistiche, senza lasciare spazio a collaborazioni estemporanee, coinvolgendo soltanto pochi, selezionati musicisti. Dopo una prima fase di stallo, D'Andrea ha avuto l'idea buona per la genesi dell'Electric Tree: coinvolgere anche Andrea "Ayace" Ayassot, suo importante collaboratore, già attivo in alcuni dei suoi progetti. Ayace è un sassofonista eccelso oltre che puro intellettuale, onnivoro esploratore di avanguardie sonore: ecco l'anello mancante, la figura che rende completa la forma del Franco D'Andrea Electric Tree.Tre grandi personalità della scena italiana, tante idee e stimoli differenti, un'unica e condivisa curiosità verso gli infiniti linguaggi della musica.