UE DonnaVojaFronna PremioLoano.wPremio Nazionale Loano per la Musica tradizionale italiana al CD "Donna,Voja e Fronna"- UmbriaEnsemble e Lucilla Galeazzi

(UNWEB) La cultura non si ferma: mai slogan fu più veritiero in questo tempo di isolamento sociale da emergenza Covid-19. In un'Italia dal cuore produttivo che ha cessato di battere per lunghe settimane, dal fiato sospeso tra paura e sfiducia, si è pure rivelata un'Italia che non ha mai smesso di chiedere e credere nel valore fondante ed essenziale della Cultura.

Fruitori e creatori di Musica e Cultura che non hanno mai cessato, neppure per un istante, di restare in ascolto: in ascolto della Musica, gli uni; in ascolto del desiderio di ricevere Musica, gli altri. E quale attitudine, migliore dell'ascolto, potrebbe segnare l'indirizzo ideale di una società umana? Gli artisti di UmbriaEnsemble hanno iniziato già nei giorni precedenti il lockdown a progettare e realizzare un'articolata ed originale rassegna di Concerti in streaming - "Il Cielo in una Stanza" - in collaborazione con l'Assessorato alla Cultura del Comune di Perugia; sono stati poi invitati ad esibirsi, sempre in streaming, in diverse rassegne musicali italiane; hanno realizzato, inoltre, importanti produzioni audio-video per l'Estero, in occasione delle celebrazioni del centenario felliniano.

Un impegno appassionato ed instancabile, culminato nel recente riconoscimento con il p rimo p remio attribuito al CD "Donna, Voja e Fronna" dalla prestigiosa giuria del Premio N azionale Città di Loano, il più importante per la musica di tradizione in Italia, assegnato ogni anno alla migliore produzione musicale di ambito folk da una giuria composta da oltre cinquanta giornalisti specializzati e studiosi. " Donna Voja e Fronna" nasce da un progetto del musicologo e compositore Pier G.Arcangeli, con cui UmbriaEnsemble collabora da lunghi anni: l a rivisitazione di un viaggio etnomusicale iniziato negli anni Cinquanta del Novecento per coronare un amore, altrimenti impossibile, tra le musiche orali della tradizione contadina centro-appenninica e i suoni di un ensemble di formazione classica, nelle svariate combinazioni tra le fonti originali – restituite da una voce di connaturata autenticità e pertinenza stilistica, come quella di Lucilla Galeazzi – e le interferenze in contrappunto d e i cameristi dell ' UmbriaEnsemble chiamati a misurarsi per una volta con l' altra musica.

"Un meta disco, verrebbe voglia di dire. Un disco che è se stesso, inteso come progetto compiuto che si ascolta di fila, inseguendo un filo logico ed emozionale, e al contempo un lavoro che scavalca la propria identità di oggetto sonoro, e diventa riflessione sul concetto di tradizione orale e su quello di composizione, sulle modalità peculiari espressive della voce contadina di un'Italia che non c'è quasi più, sui limiti e le possibilità che hanno strumenti usati in situazioni bachianamente "ben temperati" di trovare il dialogo con note che temperate e educate non sono." (Guido Festinese, Il Giornale della Musica)

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