1b5dfcef aeb3 4c8d 9d0b 24b0846a8112(UNWEB) Settecento anni, e non sentirli. Esattamente sette secoli fa si concludeva l’esperienza terrena di Dante Alighieri, il sommo poeta, unanimemente definito padre della lingua italiana, conosciuto e celebrato in tutto il mondo e al quale, dallo scorso anno, viene anche dedicato un preciso giorno dell’anno in cui all’unisono il mondo della cultura, senza confini, legge, commenta, racconta e celebra Dante in ogni forma. Il giorno è il Dantedì, che cade il 25 di marzo, giorno in cui sarebbe iniziato, secondo la ricostruzione storica, il viaggio ultraterreno di Dante; quel viaggio verso la salvezza che è la trama narrativa della sua opera principale, la Commedia, divenuta poi Divina da Boccaccio in poi.

Una storia universale di salvezza, che in sé raccoglie infinite altre storie, citazioni, spunti di riflessione, riferimenti storici e – perché no? – suggestioni sonore: nasce da quest’ultima ispirazione, squisitamente musicale, il progetto originale firmato UmbriaEnsemble “Amor che nella mente mi ragiona”, dedicato alla Divina Commedia, ed inserito tra gli eventi patrocinati dal Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Tre opere – non immediatamente riferite alle tre cantiche della Commedia – che restituiscono in Musica tre momenti della Commedia che simboleggiano altrettanti τόποι (“topoi”) ricorrenti nell’esperienza storica umana: la paura per il mostruoso (le Arpìe); il gesto culturale della nascita di una lingua (Il miglior fabbro del parlar materno); la fiducia che vagheggia una dimensione perfetta e ideale, alternativa a quella dell’esistenza terrena (Che solo Amore e Luce ha per confine). Tre opere, dedicate ad UmbriaEnsemble da tre tra i più interessanti compositori dell’attuale panorama italiano: Fabrizio De Rossi Re, Lucio Gregoretti e Mons. Marco Frisina.

Sarà proprio in occasione del Dantedì, dunque, il prossimo 25 marzo, che l’opera di UmbriaEnsemble debutterà. E sarà in territorio polacco, sul canale YouTube e sulle piattaforme social dell’Istituto Italiano di Cultura di Cracovia, che ha voluto la première dell’opera a Cracovia, prima città europea patrimonio UNESCO della letteratura. Un ottimo auspicio per gli artisti di UmbriaEnsemble (Luca Ranieri, Viola; M. Cecilia Berioli, Violoncello; Lucrezia Proietti, Pianoforte, Claudio Carini, Voce narrante) che si preparano ad affrontare un anno di grandi progetti ed affascinanti sfide, sociali e culturali.

 

 

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Istituto Italiano di Cultura, Krakow, Polska