LOVENona edizione dedicata a Francesco Nuti, come annunciato dal direttore artistico Daniele Corvi. Questa mattina a Palazzo dei Priori presente anche Marco Bocci. A rappresentare il Comune di Perugia, il sindaco Andrea Romizi e l'assessore Leonardo Varasano

 

(UNWEB) Perugia. Inizia ufficialmente oggi, 16 giugno, la nona edizione del Love Film Festival, che è stata dedicata al regista e attore, appena scomparso, Francesco Nuti. Come già annunciato, il tema è spiritualità e ambiente. Un programma che si arricchisce dell’attrice Elena Lietti (Siccità, Le otto montagne, Il primo giorno della mia vita ecc.) e del regista americano Abel Ferrara, che consolida il profilo internazionale della manifestazione, dopo l’arrivo negli anni precedenti di Paul Verhoeven, Paul Haggis, Don Most e il tributo ricevuto da Roman Polanski.

Accanto al direttore artistico Daniele Corvi e al padrino Marco Bocci, alla conferenza stampa di apertura del festival, questa mattina erano presenti nella sala Rossa di Palazzo dei Priori istituzioni e partner che hanno sostenuto la manifestazione, come la Fondazione Perugia, rappresentata dall’avvocato Daniele Moretti, Umbra Acque con la consigliera Isabella Ippolita Soldani e il Comune di Perugia con l’assessore alla cultura Leonardo Varasano. Ha portato i saluti anche il sindaco Andrea Romizi, che si è congratulato con l’organizzazione e ha ringraziato Marco Bocci per il sostegno al territorio.

“Prima di tutto, vogliamo dedicare questo Festival a Francesco Nuti, un grande artista che merita di essere ricordato più spesso – ha detto il direttore artistico -. La volontà di questa edizione è di valorizzare l’anima e le ricchezze del nostro territorio. Da qui la scelta di avere Marco Bocci come padrino e la giovanissima Artemisia Levita come madrina: presente e futuro e del cinema umbro. Ogni opera ha un collegamento con l’Umbria, vuoi per il fatto che è stata girata qui, vuoi per la presenza di registi e/o attori che sono o hanno adottato questa terra. Il programma – ha sottolineato Corvi – si è arricchito di due ospiti importanti: l’attrice Elena Lietti e soprattutto il maestro Abel Ferrara che chiuderanno il Festival. In più ci sarà un contributo di Susanna Nicchiarelli. Particolare attesa per Cristina Comencini che aprirà la kermesse con il suo libro Flashback”.

L’assessore alla cultura del Comune di Perugia, Leonardo Varasano, sottolinea: “La nona edizione conferma un Love Film Festival in piena crescita, capace di coniugare riflessioni significative con l’attenzione al territorio. Spiritualità e ambiente saranno i temi, di grande rilievo, attorno ai quali si muoveranno le proiezioni, invitati di prestigio e momenti di dibattito. Grazie al direttore Corvi e a tutti i sostenitori e collaboratori del LFF per la cura posta nell’organizzazione di un programma che tiene conto anche dell’anno speciale, dedicato a Pietro Vannucci”.

Anche Marco Bocci, vincitore dell’edizione 2020 con “A Tor Bella Monaca non piove mai” e presente fin dalla prima edizione, si complimenta per il programma e la crescita della manifestazione sottolineando che l’Umbria è un territorio ricco e che si presta perfettamente per il cinema, come dimostrato dal suo recentissimo film La caccia.

“Vivo questi momenti con grande entusiasmo – ha detto Bocci -. Ho iniziato a fare questo mestiere 25 anni fa in un territorio come l’Umbria, da cui mi sono dovuto allontanare perché all’epoca non offriva possibilità. Oggi, invece, mi riempie di gioia vedere che la mia regione è diventata una realtà in cui i giovani hanno chance fino a qualche anno fa negate. Tutto questo grazie a un team di persone capitanate da Daniele Corvi e a tanti progetti che vengono portati avanti concretamente”.

Bocci era presente stamani insieme al regista Giovanni Piscaglia per rappresentare il documentario “Perugino – Rinascimento immortale”, che si è aggiudicato il primo Grifone come miglior documentario dedicato proprio a Pietro Vannucci.  Bocci ha confermato di aver riscontrato un grande entusiasmo da parte di chi lo ha visto. Apprezzamento che si è esteso anche a livello internazionale. “Marco Bocci è stato la migliore scelta possibile per la sua capacità di raccontare il territorio in modo intimo e partecipato”, ha aggiunto Piscaglia.

La regista Andrea Simonella, vincitrice l’anno scorso del Grifone d’oro come miglior corto e oggi nella doppia veste di componente della giuria e neo assessore alla cultura del Comune di San Stino di Livenza della città metropolitana di Venezia, ha dichiarato: “Sono legata a Perugia sia per il ricordo che ho delle riprese di Dante con il maestro di Pupi Avati, sia per il Grifone dell’anno scorso. Trovo il Love Festival un unicum dato che è il solo festival che ogni anno declina una forma di amore: l’anno scorso la giustizia, quest’anno spiritualità e ambiente. Tra i film e i corti c’è davvero molta qualità e devo riconoscere che il tema di spiritualità e ambiente si addice perfettamente a un territorio come l’Umbria”.

Presenti questa mattina anche la presidente dell’associazione Perugia Love Film Chiara Troni e la vicepresidente Eleonora Giunta, che hanno ricordato il coinvolgimento delle scuole attraverso il concorso da cui sono scaturiti sette cortometraggi, un ulteriore aspetto del legame tra il festival e il territorio; Alessandro Paolucci (@Dio), che permette di veicolare le tematiche del festival anche al pubblico dei social; Fabio Melelli componente della giuria; Massimiliano Donnari, che ha firmato il manifesto di questa edizione insieme a Adolfo Franzò; Laura Cartocci, presidente di Un’idea per la vita, che ha ringraziato Corvi per la possibilità di portare anche al festival il messaggio della Onlus finalizzato alla prevenzione delle malattie oncologiche femminili.

Nel programma si segnala anche l’inserimento del cortometraggio “Lo spirito del lago”, ispirato alla figura di Gabriele D’Annunzio, prodotto dallo studio Lumière in collaborazione con l’Associazione dei Mestieri del cinema umbri, con la partecipazione di Gianluca Brundo e Alfiero Toppetti.