grande classica al borgo 1(UNWEB) Perugia. La Grande Classica al Borgo 2024 prende il via domenica 25 febbraio (alle 17), nella chiesa di Borgo Sant’Antonio con l’Ensemble di archi “La Melodiosa Sorgente”, diretto da Eugenio Becchetti nella veste di clavicembalista. Tutto il programma della settima edizione della stagione concertistica che si svolge in corso Bersaglieri è stato presentato questa mattina a Palazzo dei Priori da Salvatore Silivestro, presidente e direttore artistico dell’A.Gi.Mus di Perugia, Francesco Pinelli, presidente dell’associazione Borgo Sant’Antonio–Porta Pesa, affiancato dalla vicepresidente Marisa Rosi, e Leonardo Varasano, assessore alla cultura del Comune di Perugia. Per l’occasione si è data enfasi anche a “Cultura al Centro”, ciclo di conferenze che si terranno nell’Oratorio di Sant’Antonio: 14 incontri culturali, organizzati in collaborazione con Vivere Perugia, su una varietà di temi, dall’Arco etrusco all’energia nucleare.

“La Grande Classica al Borgo è ormai un palinsesto saldo del panorama culturale della città, un appuntamento che ci accompagnerà durante quasi tutto l’anno solare, in parallelo con una serie di conferenze che completano la parte musicale. Un duplice programma, quindi, che è contrafforte strutturale dell’offerta culturale di Perugia – ha sottolineato l’assessore Varasano –. Un elemento va rimarcato: il fulcro delle numerose iniziative del borgo è una chiesa che, come l’oratorio, è stata oggetto di recupero e rifunzionalizzazione per volontà dell’associazione. Dal borgo viene un esempio perché la bellezza può stimolare anche altre realtà ad attivarsi a beneficio dell’intera città. Con il coordinamento e le collaborazioni si possono realizzare grandi cose mettendo a sistema le tante energie culturali che caratterizzano Perugia”.

“L’Associazione Borgo Sant’Antonio–Porta Pesa e l’A.Gi.Mus, con il fondamentale sostegno dell’Assessorato alla cultura, continuano a collaborare e a condividere obiettivi comuni, come la valorizzazione della chiesa di Sant’Antonio abate, riportata al suo antico splendore, e dell’Oratorio Sant’Antonio, gioiello architettonico restaurato nei suoi splendidi affreschi”, ha detto Silivestro. “L’intero calendario dei concerti – ha spiegato ancora il direttore – ha come punto di riferimento proprio la chiesa di Sant’Antonio abate, tempio sacro prestato alla musica, che per sontuosità architettonica e doviziosità dell’arte che racchiude può definirsi la cattedrale del borgo. L’Oratorio Sant’Antonio, invece, sarà la sede di un ciclo di concerti che avrà come protagonista la chitarra sia nella veste di strumento solistico sia come accompagnatore della voce e della danza”.

Con il concerto di apertura, in cui sarà eseguito lo Stabat Mater di Pergolesi per due voci femminili, archi e basso continuo, La Grande Classica al Borgo inizia un itinerario musicale articolato in 29 tappe che ripercorre l’evoluzione del linguaggio musicale dal periodo medioevale fino al Novecento attraverso il Rinascimento, il Barocco, il Classicismo e il Romanticismo, interessando quasi tutti i generi, vocali e strumentali, dal melodramma alla musica vocale da camera e della tradizione popolare latino–americana. Come per le edizioni precedenti, la Grande Classica al Borgo ospita nell’ultima settimana di luglio anche la tradizionale Master Class, corso di perfezionamento di canto da camera tenuto da Marinella Pennicchi, docente al Conservatorio di Milano.

Viene inoltre riproposto, come nel 2023, un ciclo di eventi di particolare spettacolarità e fascino destinati a una nobile causa: finanziare il restauro delle quattro tele della chiesa di Sant’Antonio abate attribuite al pittore genovese Giovanni Carlone e raffiguranti i quattro evangelisti. E’ “L’Arte finanzia l’Arte”, progetto promosso da A.Gi.Mus e condiviso dall’associazione del borgo.