PaolaFioroni6(UNWEB) “Il Recovery Plan rischia di essere penalizzante per le donne ed accentuare la disparità di genere: occorre rifuggire la retorica delle pari opportunità che devono essere un obiettivo strategico reale”. Ad affermarlo è il consigliere regionale Paola Fioroni (Lega-Vicepresidente dell’Assemblea legislativa).

“Il 57 per cento dei fondi del Next Generation EU sono infatti indirizzati sulla transizione verde e sulla innovazione tecnologica – spiega Paola Fioroni -, ovvero settori in cui la percentuale di presenza femminile è molto bassa, con un’occupazione all’ 85 per cento maschile. Il Governo dovrà spendere quindi bene le risorse nel Pnrr, fornendo misure equilibrate che sostengano l’imprenditoria femminile, gli investimenti strategici sui servizi e sulle infrastrutture sociali, welfare di prossimità ed il potenziamento dei servizi sul territorio”.

“Dobbiamo quindi investire di più su donne e scienza – prosegue Paola Fioroni - stimolando la presenza delle donne nelle discipline Stem, riservando nel Recovery Plan un'attenzione particolare all’empowerment femminile in termini di formazione, occupabilità ed autoimprenditorialità. Proprio su questi temi nell’assemblea legislativa di domani illustrerò la mozione di cui sono prima firmataria che impegna la Giunta regionale a sostenere lo studio delle discipline scientifico-tecnologiche (Stem) da parte delle donne, anche attraverso voucher formativi a donne umbre, che si trovano in particolari condizioni di disagio economico, sociale o siano state vittime di violenza, o abbiano perso involontariamente il lavoro”.

“Equiparare gli stipendi delle donne e degli uomini - sottolinea Paola Fioroni -  è una ricetta semplice per far crescere rapidamente l'economia. La disparità salariale rallenta enormemente lo sviluppo sociale ed economico, al punto che il contrasto al gender pay gap è uno dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. La pandemia ha acuito le disuguaglianze di genere a livello mondiale, ma l'impatto nel nostro paese e nella nostra regione è stato ancora più forte come mostrano tutti i dati macro-economici”. 

“Quello che serve - conclude Paola Fioroni -  è senz’altro una politica che stimoli l’informazione e la stampa a tenere sistematicamente conto della parità di genere. Ma occorre indirizzare l’azione per contrastare concretamente tali ineguaglianze che rappresentano un fardello per un’economia che ambisce ad essere intelligente, sostenibile e solidale e che intende conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale”.


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