Rivista2015(ASI) Spoleto - sono andate in scena tutte le rappresentazioni della "Rivista 2015" quest'anno intitolata "sprofondo rosso" ed il bilancio é stato più che positivo volendolo riassumere con una sola parola: successo.


Il Teatro Menotti gremito in ogni ordine di posto sino al loggione in tutte le 4 rappresentazioni, il pubblico in sala che non cessa un attimo di ridere e soprattutto che continua a ridere nel foyer all'uscita dal teatro †dopo quasi quattro ore di spettacolo , sono state la cartina di tornasole dell'edizione 2015 della Rivista goliardica spoletina che proviene da una tradizione ultra decennale, per qualche anno sospesa , poi ripresa in mano 18 anni fa dai componenti dell'associazione culturale "i soliti ignoti". Come detto lo spettacolo ha avuto una durata di circa quattro ore, che non hanno pesato però al pubblico perché la rivista é stata divertente, scorrevole e curata in ogni minimo particolare; belle infatti le scenografie di Michele Zualdi, così come le musiche suonate dall'orchestra diretta dal Maestro Mauro Presazzi e composta da eccellenze musicali spoletine, perfette le coreografie di Laura Nuvoloni il tutto guidato dalla regia di Fabio Pinchi.
Geniale é stata l'apertura dello spettacolo: dopo lo sventolio di bandiere rosse sulle note di "profondo rosso" dei Goblin, il tradizionale †e divertentissimo prologo di Tommaso Biondi presentato come un simpatico monologo nelle edizioni precedenti, in quella †attuale †é stato proposto con dei contributi video nella parte iniziale creati sulla falsa riga di un film di fantascienza dove lo stesso Biondi lancia un messaggio ad eventuali "vivi" nella città abitata ormai dagli Zombie, poi l'attore sale sul palco , incontra qualche superstite rimasto in città e dialoga con loro riguardo l'ambiente spettrale che si respira a Spoleto. Successivamente sono saliti sul palco i presentatori dell'edizione 2015: Massimo Zamponi e Miss Vaporetto Giorgia Scarabottini coadiuvati dalla coppia Maestripieri-Banconi che hanno illustrato il programma della serata.
Poi è stato il turno del simpatico sketch "i bigunzi a Fontepino" dove un'immaginaria simpatica famiglia spoletina , la famiglia Bigunzi appunto, dopo le insistenze della figlia interpretata da Maria Grazia Bassetti si reca nella piscina "vip" della città dove avrà modo di confrontarsi con i componenti della Spoleto bene ben lontani dallo standard di vita della famiglia Bigunzi.
Il secondo tempo si é aperto con il numero centrale "L'esorciccione", si é parlato delle recenti elezioni comunali e di tutto il gruppo dei delusi con simpatiche interpretazioni degli stessi. Carlo Borgotti ha vestito i panni del candidato sindaco del movimento 5Stelle Guido Grossi, Andrea Succhielli quelle di Giampaolo Emili di Forza Italia e Lista Civica Due Mondi, Emanuele Fabi e Andrea Argentati quelli di Dante Andrea Rossi del PD. Poi é venuto il momento dell'elezione del sindaco, Fabrizio Cardarelli interpretato da Roberto Cioli é stato portato in trionfo inizialmente dai suoi sostenitori e dal suo "consigliere personale" Serafino interpretato da Giovanni Paroli, †finché non si sono palesati i sintomi di una possessione demoniaca del Sindaco da parte dell'ex primo cittadino Massimo Brunini. I componenti della Giunta, †il vicesindaco Bececco interpretata da Flaminia Sigismondi, l'assessore Angelo Loretoni interpretato da Fabio Pinchi, Andrea Patarini nei panni di Giampiero Panfili e Vincenza Campagnani interpretata da Laura Nuvoloni, †cercano di curare inizialmente il sindaco poi si affidano all'esorcista , l'assessore Antonio Cappelletti interpretato da Carlo Borgotti, per far ritornare il sindaco in sé.
Dopo i fatti e misfatti della politica é stato il turno del numero commerciale. Una signora spoletina delusa dai tradimenti del marito si confida con un amica che le consiglia di affidarsi ad un' agenzia di gigoló per dimenticare; l'amica le da il numero sbagliato e la signora chiama una nota agenzia di pompe funebri, il risultato é stato uno sketch divertentissimo che ha traghettato la rivista alla conclusione.
La conclusione é stata affidata come da tradizione agli sfottò finali che sono andati a punzecchiare "senza pietà" tanti spoletini in possesso di una buona quantità di coda di paglia...
Si è concluso così uno spettacolo bello, goliardico, fatto di ottima satira , mai volgare che ha fatto passare qualche ora di allegria agli spoletini, giusto compenso per chi come i rivistaioli ha dedicato tanto del proprio tempo alla realizzazione dello spettacolo più irriverente della città del Festival.
La rivista 2015 é andata ormai in archivio, quest'anno sono stati presi di mira alcuni, il prossimo anno toccherà ad altri, ma come si dice in gergo rivistaiolo... "A chi tocca nun se 'ngrugna".

Fabio Gasparri - Agenzia Stampa Italia

Spoleto. Rivista 2015. photogallery