infami bellani(ASI) Gubbio. La Società dello Spettacolo presenta giovedì 22 gennaio, alle 21, al Teatro Comunale di Gubbio, INFAMI. Storie di ordinaria antimafia, interpreti C.L Grugher e Michelangelo Bellani, la regia di C.L.Grugher.


Lo spettacolo realizzato in collaborazione con la rete della Comunità "Progetto Sud" del prete anti-'ndrangheta don Giacomo Panizza effettuerà altre due repliche in Umbria, domenica 22 febbraio, alle 17 al Manini di Narni e giovedì 5 marzo, alle 21 al Teatro Don Bosco di Gualdo Tadino, Tratto dall'omonimo libro scritto da Alfonso Russi, consulente tecnico della Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro, Infami raccoglie la sua esperienza di lotta alla malavita organizzata vissuta in prima linea nella terra gestita dalla 'ndrangheta. Un'esperienza autentica che racconta degli inganni dei funzionari comunali, delle collusioni tra politici e mafiosi, della paura che si respira, della speranza che nonostante tutto riesce a sopravvivere.
"Quando abbiamo letto per la prima volta il libro di Alfonso Russi, - raccontano C.L.Grugher e Michelangelo Bellani - ci è venuto in mente "Ragazzi di vita" di P.P.Pasolini. Non si tratta certo di letteratura analoga, ma in entrambi i casi, al di fuori di ogni cliché letterario, viene narrata una vicenda dei sobborghi umani che emerge in tutta la sua più cruda verità. Alfonso Russi non racconta una storia di 'ndrangheta. Racconta la sua storia. Una micro-storia, fatta di immagini della memoria, piccoli dettagli, emozioni, scorci e vissuti quotidiani, quasi del tutto privi di quei colpi di scena che uno si aspetta dall'epica con cui sono solitamente trattate le storie sulla malavita organizzata. Ma Alfonso Russi non concede nulla all'autocompiacimento dei criminali che probabilmente amano rispecchiarsi nei tanti sequel/prequel delle "piovre" e dei "padrini". È come se in questo sguardo del tutto soggettivo, microscopico e privo di gesta eroiche, si potesse scoprire tutta la verità. L'emergenza della verità. E così, questo sguardo così profondamente soggettivo restituisce l'oggettività. L'oggettività ruvida e scevra d'inganno figurativo di una realtà. Di un'istanza umana che ti arriva forte perché vissuta sulla propria pelle. E se pensi che quei piccoli comuni dalla toponomastica inventata, che la procura di "Catreggio" esistono davvero... e che Alfonso Russi non è Michele Placido... e che i pensieri, le emozioni, la paura, le indagini svolte, sono la sua vita vera e non è fiction... allora forse per un attimo hai la voglia di capire... Perché le bombe esplodono sul serio, in luoghi veri, come "Catreggio" e non le vediamo solo in par conditio nei servizi dei tg. Il nostro sguardo teatrale, la nostra messinscena, cerca di raccontare nel modo più onesto e limpido possibile un'esperienza di vita. Aggiungendo soltanto, se possibile, il tocco dei nostri sentimenti."
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell'Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 20 , al n°075/57542222. E' possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell'Umbria www.teatrostabile.umbria.it.

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