firma accordo con parco pantalla 5(UNWEB) Perugia. Dare supporto e formazione alle aziende del settore agroalimentare che intendono esportare in Cina, scambiare “know how” e buone pratiche, il riconoscimento reciproco delle prove di laboratorio per snellire le pratiche autorizzative, la creazione di un logo congiunto per i prodotti agroalimentari.

Sono questi gli obiettivi dell’accordo di collaborazione siglato ieri a Perugia fra il Parco Tecnologico Agroalimentare 3A, strumento operativo della Regione Umbria che opera per garantire il miglioramento e il mantenimento della qualità dei prodotti agricoli ed agroalimentari offrendo servizi quali la certificazione di qualità e in materia di sicurezza alimentare e progetti qualificati sui temi della ricerca e innovazione, e Beijng-Ciq, l’organismo competente nel territorio di Pechino per le ispezioni e autorizzazioni in ingresso sui beni importati, dipendente da Aqsiq, l’ente ministeriale cinese per l’ispezione e la quarantena. A siglare l’accordo, alla presenza dell’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini, l’amministratore unico di 3A-Pta, Massimiliano Brilli, e il direttore del Bj-Ciq Yang Xia.
La delegazione cinese, composta da funzionari di Bj-Ciq e da tre imprenditori, ha visitato quattro aziende umbre che producono prodotti tipici, in particolare il prosciutto Igp di Norcia.
“Partiamo bene, dal prosciutto di Norcia – ha detto l’assessore Cecchini – e auspichiamo che questa importante intesa si traduca in scambi commerciali per le nostre imprese agricole e agroalimentari. Questo accordo – ha rimarcato – si inserisce in un quadro di rapporti e collaborazione ad ampio raggio avviato da anni fra l’Umbria e la Cina, con sinergie su ricerca, innovazione, tracciabilità dei prodotti ma anche su alta formazione e cultura. La Regione Umbria, tra l’altro, è stata capofila di un progetto che ha coinvolto i Ministeri della Salute, delle Politiche agricole e dell’Economia per organizzare in Cina un forum sulla sicurezza alimentare, alla cui base c’era la certificazione delle produzioni. Cardine di quel progetto, così come di questi attuali, è il Parco 3A, nato proprio per curare questo aspetto fondamentale”.
“Con la firma – ha sottolineato l’amministratore unico di 3A-Pta, Brilli – diamo seguito alla nostra missione in Cina del marzo scorso, in cui abbiamo avuto modo di conoscere questa struttura e di valutare la possibilità di una collaborazione sui controlli in materia di denominazione d’origine e di import-export dei prodotti. La delegazione cinese ha già preso contatti con alcune aziende, per valutarne le caratteristiche in vista di possibili importazioni di prodotti tipici umbri”.
“L’obiettivo dell’accordo – ha aggiunto – è quello di una collaborazione molto più ampia, in termini di scambi di informazioni, di comuni meccanismi di analisi degli elementi, di certificazione e condivisione di buone pratiche. Stiamo sperimentando per la prima volta forme di accordo fra enti di certificazione e siamo convinti che scambiare buone prassi e culture possa favorire anche scambi commerciali”.
Il direttore di Bj-Ciq ha ringraziato la Regione Umbria e il Parco Tecnologico agroalimentare. “Il nostro ente – ha spiegato - garantisce la sicurezza e la qualità dei prodotti che le aziende straniere vogliono esportare in Cina. In questi giorni trascorsi in Umbria abbiamo visitato quattro aziende, tutte con una buona qualità sia nell’organizzazione sia per quanto riguarda le produzioni. Questo accordo – ha sottolineato – è il primo passo per una collaborazione più stretta”. Di “accordo molto positivo” d di “buon inizio” ha parlato anche “l’amica dell’Umbria” Chenui Zhang, del gruppo Hongtian Yihua: “cerchiamo di aumentare in futuro gli scambi commerciali e culturali, a beneficio dei cittadini dei nostri due Paesi”.