assemblea(UNWEB) Perugia. Serve promuovere un “marchio Umbria” scommettendo sulla centralità e strategicità dell’agroalimentare, affinché il valore aggiunto che il settore primario riesce ad esprimere possa ricadere sull’intera economia del territorio.

Questa una delle necessità indicate dal presidente della Coldiretti Umbria Albano Agabiti all’Assessore regionale all’Agricoltura Roberto Morroni, in occasione dell’Assemblea di fine anno dell’Organizzazione agricola, allargata per l’occasione alle principali realtà imprenditoriali e alle strutture economiche aderenti e utile a tracciare un bilancio sullo stato di salute e sulle prospettive future del comparto.

Il nostro impegno - ha sottolineato Agabiti - è orientato verso la creazione di filiere agricole distintive, che rafforzino l’intero tessuto produttivo e che vedano sempre più protagoniste le imprese. Agricoltura - ha aggiunto - da non ritenere una semplice attività produttiva, ma a cui va riconosciuta la capacità di incidere profondamente sulla qualità della vita di tutti i cittadini. Ma per farlo - ha ricordato Agabiti nell’auspicare un lavoro costruttivo e propositivo con l’assessorato e l’intero governo regionale - occorre sostenere tutti quegli imprenditori che intendono competere e sviluppare le loro attività, partendo da regole e procedure chiare e snelle e da un’efficiente programmazione del Programma di Sviluppo Rurale.

Un appuntamento importante quello dell’Assemblea - ha ricordato Mario Rossi direttore Coldiretti Umbria - per ribadire come occorra valorizzare l’agricoltura professionale, l’agricoltura delle filiere e l’agricoltura della qualità, ma anche per presentare il progetto economico-sindacale di Coldiretti, a partire da alcuni temi di carattere nazionale e internazionale, con ripercussioni anche locali: dal No alla ratifica del trattato Ceta e agli Ogm, fino alla “battaglia madre” di Coldiretti per l’origine obbligatoria in etichetta di tutti i cibi.

L’Assemblea di Coldiretti è stata anche l’occasione per porre l’attenzione su varie criticità che stanno a cuore da tempo agli imprenditori agricoli, dai danni causati dalla fauna selvatica, ai ritardi dei pagamenti comunitari spettanti alle imprese, fino alle già riscontrabili conseguenze dei cambiamenti climatici e alla ricostruzione post sisma; non da ultimo la rimodulazione di alcune risorse del P.S.R. e la semplificazione burocratica. Giovani e innovazione, squilibri della filiera agroalimentare con i bassi prezzi riconosciuti agli agricoltori che Coldiretti mira a combattere, conservazione e tutela di suolo e risorse idriche, un’offerta turistica integrata che faccia perno sull’enogastronomia e sulla crescita degli agriturismi, le opportunità della filiera corta e della multifunzionalità con l’agricoltura sociale: sono solo alcune delle altre tematiche al centro dei lavori.

L’Assessore regionale Roberto Morroni nel corso dell’Assemblea, cui hanno partecipato i vertici dell’organizzazione agricola, esprimendo grande soddisfazione per questo primo incontro con Coldiretti, ha sottolineato l’importanza del comparto agricolo, alle prese con una serie di sfide e nuove opportunità. Massima attenzione - ha assicurato Morroni - per le innovazioni e le trasformazioni all’orizzonte e soprattutto ferma intenzione affinché l’agricoltura svolga un ruolo fondamentale per l’intero tessuto economico regionale.


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