coldirettiumbriaOccorre evitare che i comportamenti scorretti di pochi, compromettano il lavoro della maggioranza degli operatori

(UNWEB) Con l’emergenza c’è chi come in guerra approfitta della situazione di difficoltà e arriva addirittura a speculare sui generi alimentari di prima necessità come il latte. È quanto denunciato dal presidente nazionale della Coldiretti Ettore Prandini nel segnalare “insostenibili richieste di riduzione del prezzo pagato agli allevatori proprio mentre i supermercati vengono presi d’assalto e nelle stalle si continua a mungere per garantire le produzioni e i rifornimenti nelle dispense degli italiani”.

Con i cittadini in fila proprio per acquistare gli alimenti base della dieta, il pretesto della chiusura di bar e ristoranti per disdire al ribasso unilateralmente i contratti è inaccettabile in un momento in cui il Paese - sottolinea Coldiretti - ha bisogno del latte italiano. Un ricatto per lucrare sulle difficoltà proprio nel momento in cui - precisa Coldiretti - si moltiplicano le adesioni alla mobilitazione #MangioItaliano” per invitare alla responsabilità e a sostenere la produzione nazionale privilegiando negli approvvigionamenti delle industrie e della distribuzione commerciale il Made in Italy, preferendo le mozzarelle con il latte italiano al posto di quelle ottenute da cagliate straniere.

Occorre evitare che i comportamenti scorretti di pochi compromettano il lavoro della maggioranza degli operatori della filiera ai quali va il plauso della Coldiretti.

C’è purtroppo chi cerca di sfruttare il proprio potere contrattuale - sostiene Coldiretti - per pagare prezzi stracciati alimenti deperibili come latte, la cui produzione non puo’ essere fermata nelle stalle. Una manovra vergognosa di chi, violando anche il principio base della solidarietà nazionale nei momenti di crisi, tenta di riempirsi le tasche approfittando delle difficoltà del Paese. “Non lo permetteremo” dichiara Prandini che parla di “alto tradimento nei confronti delle famiglie e delle imprese”.

Per questo la Coldiretti ha già informato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ed il Ministro delle Politiche Agricole Teresa Bellanova ed allertato tutte la rete organizzativa a livello nazionale, con uffici provinciali e locali, per monitorare gli attacchi contro le stalle attivando una casella di posta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per raccogliere informazioni e segnalazioni sulla base delle quali agire a livello giudiziario se non verranno fornite adeguate motivazioni.

In questa emergenza - sottolinea Albano Agabiti presidente Coldiretti Umbria - siamo vicini alle nostre imprese agricole che continuano a produrre e lavorare ogni giorno, ma anche a chi continua a sostenere e valorizzare il prodotto locale e il made in Umbria, come da anni nella filiera lattiero casearia sta facendo il Gruppo Grifo Agroalimentare che ritira e trasforma oltre il 90% del latte prodotto nella nostra regione. Un comparto virtuoso che, seppur nella difficoltà odierna, sta dando le solite riposte importanti ai nostri allevatori, ma anche ai cittadini consumatori e all’intero sistema economico.

Da parte nostra - afferma Carlo Catanossi, presidente Gruppo Grifo Agroalimentare - anche in questo difficile momento continuiamo ad assicurare il ritiro e la produzione di latte dei nostri soci in tutta la regione, andando incontro quanto più possibile alle esigenze degli allevatori, sia di latte ovino che bovino. Una preoccupazione è rappresentata tuttavia dalle scorte in aumento, tenuto conto che i consumi, con la chiusura di molti esercizi commerciali, non seguono lo stesso trend. Prosegue comunque - conclude Catanossi - il nostro sforzo, a favore del made in Umbria agroalimentare e del sistema produttivo locale: una mission della nostra cooperativa su cui oggi più che mai, vogliamo continuare a credere e scommettere.