mercato(UNWEB) Oggi i “gazebo gialli” di nuovo presenti a Pian di Massiano di Perugia; domani l’appuntamento per i cittadini-consumatori è a Terni

Dopo circa due mesi di chiusura per l’emergenza coronavirus, iniziano a riaprire in varie città i mercati a km zero degli agricoltori della Coldiretti Umbria aderenti al circuito Campagna Amica.

Oggi gli ormai inconfondibili gazebo gialli dei produttori della Coldiretti sono tornati a Pian di Massiano di Perugia, mentre domani l’appuntamento è con il mercato di Terni in via della Rinascita. Ad “inaugurare” le riaperture erano stati i mercati di San Mariano di Corciano e di Bastia Umbra, mentre nei prossimi giorni toccherà a Ponte San Giovanni, Spoleto e Gubbio.

La riapertura dei mercati degli agricoltori - afferma Giordano Mainò presidente Associazione Agrimercato di Perugia - rappresenta un piccolo passo verso l’atteso ritorno alla normalità, con le nostre imprese che possono riprendere a proporre ai cittadini-consumatori le eccellenze locali di qualità: dall’ortofrutta ai formaggi, dai salumi ai legumi, dalla carne ai prodotti da forno, fino a vino e olio. Il tutto - spiega Mainò - nel rispetto delle prescrizioni previste dalla normativa in vigore per garantire la sicurezza sia degli operatori che dei consumatori; dall’obbligo di indossare mascherine e guanti, al rispetto delle distanze di sicurezza, fino alla presenza di dispositivi per l’igienizzazione delle mani. Dal lockdown di marzo - ribadisce Mainò - le aziende agricole hanno continuato a produrre, riorganizzando il proprio lavoro anche con la consegna della spesa a domicilio, ma sono diverse naturalmente le difficoltà economiche e logistiche che hanno dovuto affrontare. La riapertura dei mercati quindi, rappresenta una possibilità importante di cui sicuramente le imprese avevano bisogno.

Acquistare presso gli agricoltori - sottolinea Federico Leonardi presidente Associazione Agrimercato Terni - è un segnale di attenzione al proprio territorio e alla tutela dell’ambiente, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale. Il ritorno della spesa dal contadino - precisa Leonardi - consente ai nostri agricoltori di recuperare un posto importante nel cuore delle città, a servizio delle famiglie che vogliono tornare a consumare prodotti di stagione, del territorio a chilometri zero che l’agroalimentare made in Umbria è in grado di esprimere.

Il nostro Paese ha conquistato in pochi anni - ricorda Leonardi - la leadership mondiale nei mercati contadini con la più vasta rete di vendita diretta degli agricoltori organizzata con proprio marchio grazie alla Fondazione Campagna Amica. L’approvvigionamento tramite reti alimentari alternative - conclude Leonardi - consente anche di ridurre gli sprechi, perché i cibi in vendita sono freschi e durano di più e perché non devono percorrere lunghe distanze con le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio.