(ASI) Perugia. "Da mesi assistiamo a una situazione a dir poco paradossale: da un lato la politica umbra sembra 'tifare' per il turismo, forse anche in vista del prossimo appuntamento elettorale, sottolineandone le potenzialità per lo sviluppo dell'economia del territorio, e dunque guardando al futuro con una prospettiva di medio lungo periodo; dall'altro, alcune amministrazioni locali si dichiarano pronte ad introdurre da subito l'imposta di soggiorno, dimostrando, con i fatti, di voler fare cassa oggi, costi quel che costi, pur di far quadrare i conti dei loro bilanci in rosso.


Questa specie di strabismo della politica umbra – sottolinea Aldo Amoni, presidente della Confcommercio regionale dell'Umbria – è ormai inaccettabile.
Se è vero che il turismo è un settore sul quale la nostra regione può e deve investire per il proprio futuro, allora sono del tutto inopportuni nuovi balzelli, che sul mercato globale, dove le nostre imprese devono competere con margini sempre più ridotti, fanno davvero la differenza.
Chiudere gli occhi davanti a queste evidenze non solo dimostra la mancata conoscenza delle dinamiche del settore, ma è anche un atteggiamento miope e colpevole, di chi preferisce avere un uovo oggi piuttosto che una gallina domani.
Possiamo perfino comprendere che le amministrazioni comunali non vadano tanto per il sottile pur di portare a casa un po' di soldi, tanto poi l'imposta la pagherebbero i turisti, non gli elettori sul territorio.
Meno comprensibile, e addirittura sorprendente, l'atteggiamento di chi si dice rappresentante delle imprese per poi difendere le amministrazioni comunali che vogliono introdurre l'imposta di soggiorno, con motivazioni a dir poco confuse e incoerenti, che lascio al giudizio degli imprenditori a loro associati, se davvero ne hanno. Amministrazioni che avevano promesso ben altro in campagna elettorale e che si apprestano a fare scelte suicide per il turismo locale, senza coinvolgere in una vera partecipazione le imprese maggiormente interessate.
Ciò che chiediamo alla politica umbra, a tutti i livelli – conclude il presidente Confcommercio Aldo Amoni – è un impegno di alto profilo sul tema del turismo, che per l'Umbria rappresenta un valore di cui beneficia tutta l'economia e la comunità territoriale. Comprendere questo significa proporre una regione libera, totalmente, da vincoli e balzelli, una Umbria Free dall'imposta di soggiorno nel suo complesso. Sono già tanti i problemi e i ritardi che sconta la nostra regione, non ultimi quelli di tipo infrastrutturale, che da questo tipo di scelte l'economia del territorio, non solo l'economia turistica, può solo guadagnare".


 AVIS

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