coldirettiumbriaAppello all'Assessore Morroni e alla GDO, per iniziativa di sostegno al made in Umbria agroalimentare

(UNWEB) Aiutare gli agricoltori e l'economia locale in questa prolungata fase di difficoltà, scegliendo il cibo di qualità del territorio e la sostenibilità. Questo l'obiettivo della campagna "Io mangio umbro" promossa dalla Coldiretti regionale per difendere le imprese agricole e valorizzare il cibo made in Umbria penalizzato dalla pandemia in atto.

Si tratta - spiega il presidente di Coldiretti Umbria Albano Agabiti - di una mobilitazione per difendere il territorio, l'economia e il lavoro degli agricoltori, tutelando una delle principali ricchezze della regione, quella enogastronomica. L'auspicio è che tutta la popolazione umbra dimostri il forte legame con la propria terra, rinsaldando il rapporto e la fiducia negli agricoltori e verso i loro prodotti, in una fase storica che richiede sensibilità e attenzione verso un comparto strategico che non si può fermare, ancorato com'è anche al ritmo della natura e delle stagioni.

Mai come ora, pure per gli spostamenti ridotti, è opportuno investire concretamente sull'Umbria e sulle nostre imprese - aggiunge Agabiti. In quest'ottica abbiamo anche scritto all'Assessore regionale all'agricoltura Roberto Morroni e alla GDO, per iniziative di sostegno verso i prodotti umbri provenienti dalle filiere agroalimentari locali, per incentivarne la scelta da parte dei consumatori. È fondamentale infatti sostenere la presenza dei prodotti made in Umbria anche sugli scaffali alimentari, garantendo al tempo stesso consumatori e imprese, in difficoltà per lo stop dell'horeca. Se è vero che ci troviamo di fronte ad un momento eccezionale, è fortemente auspicabile - conclude Agabiti - che si possa riuscire a rendere altrettanto straordinari i meccanismi alla base delle scelte da parte della Grande Distribuzione.

Puntare su eccellenze enogastronomiche locali ai tempi del covid - sostiene Mario Rossi direttore regionale Coldiretti - rappresenta un sostegno all'economia umbra e all'occupazione, ma anche un segnale di attenzione al nostro territorio e all'ambiente.

#iomangioumbro - ricorda Rossi - è lo slogan lanciato sul web e sui canali social per la nostra mobilitazione, che conta pure sulla testimonianza diretta e sul contributo dei veri artefici del cibo locale, gli agricoltori, ma altrettanto decisivo risulterà il supporto dei cittadini-consumatori che ci auguriamo "scenderanno in campo" con loro, condividendo e sostenendo un'azione orientata alla tenuta del nostro sistema produttivo e del nostro modello di sviluppo. Imprenditori agricoli impegnati tra l'altro anche nelle consegne di prodotti di qualità a domicilio e nella preparazione di pasti da asporto. Un'opportunità - prosegue Rossi - per tante famiglie ma pure per le imprese agricole, visto che le nuove restrizioni penalizzano l'intera filiera agroalimentare con impatti su diversi comparti: dal vino al lattiero-caseario, dalla zootecnia all'olio, fino all'ortofrutta, al florovivaismo e al segmento agrituristico. Senza un supporto forte alle imprese che vedono vacillare il proprio reddito e la loro sussistenza - conclude Rossi - verrebbe meno un sistema virtuoso per l'intera economia umbra.