coldirettiumbriaServe attenzione e sostegno per territori e agricoltori alle prese con una doppia emergenza

(UNWEB) Alcuni agricoltori soci Coldiretti delle zone terremotate, hanno incontrato “on line”, l’Assessore regionale all’agricoltura Roberto Morroni. Un’occasione importante - spiega il presidente Coldiretti Umbria Albano Agabiti - per approfondire e tenere alta l’attenzione su alcune questioni che riguardano da vicino gli imprenditori agricoli delle zone colpite dal sisma del 2016, dove l’agroalimentare gioca un ruolo fondamentale. Territori in cui alle ferite sempre aperte del terremoto - aggiunge Agabiti - si sono aggiunte quelle legate alla pandemia, con un conseguente incremento delle difficoltà e dei danni economici e sociali, che hanno interessato imprese e cittadini. Per questo, in una fase in cui ad un’emergenza se ne è aggiunta un’altra altrettanto grave - sottolinea Agabiti - serve moltiplicare gli sforzi affinché le esigenze delle imprese trovino la giusta attenzione in termini di risposte. A partire da una ricostruzione non più rinviabile in grado di abbreviare i passaggi burocratici, che deve andare di pari passo con la ripresa dell’economia, che in questi luoghi significa soprattutto cibo e turismo.
In particolare nel corso dell’incontro - precisa il direttore regionale Coldiretti Mario Rossi - sono state analizzate alcune misure del Programma di Sviluppo Rurale regionale: da quella sul benessere animale, all’indennità compensativa, fino al bando “giovani”. Tra i vari argomenti trattati, anche quello delle strutture temporanee degli agricoltori a Castelluccio di Norcia.
Mai come in questa fase - continua Rossi - occorre stare vicino e sostenere imprese che rappresentano un modello virtuoso di sviluppo economico e di vita sociale e di comunità. L’agricoltura, specie in montagna - prosegue Rossi - è stata capace negli anni di “combattere” lo spopolamento, salvaguardare la biodiversità di prodotti e animali, evitando l’incuria di ambiente e paesaggio e i conseguenti rischi anche a livello idrogeologico. Per questo - conclude Rossi - è necessario tutelare con ogni mezzo il lavoro degli agricoltori, anche giovani, simbolo di resilienza, agevolando prima possibile la ripresa di quei territori che caratterizzano da sempre, in maniera importante, la nostra regione.