bovini latte(ASI) Perugia – Si svolgerà, giovedì 11, e venerdì 12, in alcune aziende agricole del territorio comunale di Marsciano, la seconda fase della sperimentazione di nuove tecniche organizzative e operative di utilizzazione dei reflui suinicoli cui la Regione Umbria ha dato avvio nel settembre scorso con l’obiettivo di costruire un modello da poter applicare nei territori umbri con presenza significativa di allevamenti suinicoli, coniugando sostenibilità ambientale e valorizzazione degli effluenti.

Una delle linee di azione del Piano zootecnico della Regione Umbria, sottolineano dall’Assessorato regionale all’Agricoltura, che rivolge particolare attenzione alle esigenze di sostenibilità ambientale relativa alla gestione degli effluenti zootecnici negli allevamenti suinicoli e del digestato prodotto dagli impianti di biogas, il cui impiego nei modi e nei tempi dovuti permette di preservare la fertilità del terreno attraverso l’apporto di sostanza organica e rappresenta una valida alternativa all’uso di concimi di sintesi.
La sperimentazione, affidata al Centro ricerche produzioni animali (Crpa) di Reggio Emilia con cui era già stato realizzato uno studio di prefattibilità nel territorio di Castiglione del Lago, è stata divisa in due fasi: nella prova dimostrativa autunnale sono stati fatti lo spandimento dei liquami e l’immediato interramento su terreni liberi da coltura, domani e dopodomani si opererà su terreni coltivati a mais e girasole utilizzando una macchina semovente concepita per lo spandimento nelle interfile della coltura e che dispone di un sarchiatore applicatore a sei file. È prevista anche la dimostrazione d’uso di una attrezzatura ad ala piovana per la fertirrigazione a pioggia, considerata una valida alternativa di tecnica di distribuzione dei reflui a basso impatto ambientale.
Domani pomeriggio, alle ore 17, presso il Comune di Marsciano, è stato inoltre organizzato un incontro sulle tecniche innovative di utilizzazione agronomica dei liquami suinicoli che verranno illustrate da Giuseppe Bonazzi, del Centro Ricerche produzioni animali.