coldirettiumbriaLe prospettive di un settore fondamentale per l'economia regionale: dalla qualità e sicurezza alimentare al presidio delle aree marginali.

(UNWEB) Un settore chiave del made in Umbria agroalimentare che vale da solo circa il 40% della Produzione Lorda Vendibile agricola regionale, con oltre 10.000 aziende impegnate nell'allevamento di animali e circa 300 milioni di fatturato. Sono alcuni degli importanti numeri emersi nel corso del Webinar organizzato da Coldiretti Umbria dal titolo "Quale futuro per la zootecnia in Umbria?", cui hanno partecipato oltre 150 imprenditori agricoli collegati on line per l'analisi e le prospettive del comparto delineate da esperti nazionali e regionali.
Proprio di centralità del settore zootecnico per l'agroalimentare umbro, anche in termini di numero di aziende e di fatturato, ha parlato il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti. Un settore da tutelare e valorizzare - ha sottolineato Agabiti - in linea con la direzione che segue la Politica Agricola Comune, con allevamenti e prodotti di qualità e spesso di nicchia, basta pensare a quelli lattiero-caseari, alla norcineria, alla chianina e a tutte le altre eccellenze.
Anche il Presidente di A.R.A. Umbria Fabrizio Soro, ha evidenziato le opportunità del settore zootecnico: un comparto strategico per lo sviluppo di tutta la regione, fondamentale in ottica ambientale, di benessere animale e di sicurezza alimentare. Servono filiere zootecniche forti - ha aggiunto nel suo intervento Soro - attente all'innovazione e al ricambio generazionale; allo stesso tempo occorre preservare il comparto dalla concorrenza sleale, dall'eccesso di burocrazia così come dai danni degli animali predatori e nocivi.
A seguire gli interventi degli esperti, di Angelo Frascarelli, Docente di Politica Agroalimentare, Università degli Studi di Perugia, con una "fotografia" del settore in Umbria, su quello che chiedono i consumatori oggi, sul rapporto con il territorio e benessere animale. Focus anche su filiere, tracciabilità e prodotti locali, con le "direzioni" da seguire per un allevatore. Giorgio Apostoli, Responsabile Ufficio zootecnia, Confederazione Nazionale Coldiretti, con un quadro sulla zootecnia italiana con i riflessi europei, sul tema della sostenibilità, distintività e della "difesa dei prezzi". Infine, Franco Garofalo, Dirigente Sviluppo Rurale e Programmazione delle Politiche Agricole Regione Umbria, con il ruolo della Regione negli interventi che sostengono il settore da parte del Programma di Sviluppo Rurale e prospettive per la prossima programmazione.
Anche questo Webinar - ha ricordato Elisa Polverini, Vicedirettore Coldiretti Umbria che ha coordinato l'incontro - si è posto l'obiettivo di informare e formare i nostri imprenditori; in questo caso quelli di un settore che, pur in questo complicato momento, tra mille difficoltà, ha continuato a garantire le forniture alimentari alla popolazione. Parliamo di uno dei perni del vero cibo made in Umbria: un sistema fatto di agricoltori e allevatori, fondamentali anche per combattere lo spopolamento in aree difficili e marginali. Anche per questo - come è stato ricordato nel corso dei lavori - Coldiretti ha lavorato con forza alla riapertura dei bandi a sostegno del comparto zootecnico, accolta poi dalla Regione.