riunione cecchini 2 (ASI) Perugia – Un maggior rilascio di acqua dall’invaso di Montedoglio a scopo irriguo per avere a disposizione i quantitativi di acqua necessari e far fronte alle situazioni di criticità che, a causa delle elevate temperature di questi giorni, si verificano in particolare per le colture in piena fase di sviluppo, quali tabacco, mais e anche per le orticole.

È la richiesta avanzata dall’assessore regionale all’Agricoltura e all’Ambiente, Fernanda Cecchini, all’Ente Acque Umbre Toscane al termine del tavolo tecnico che si è riunito stamattina nella sede regionale di Piazza Partigiani, a Perugia. Alla riunione, convocata dall’assessore “per condividere le scelte da adottare nell’immediato per risolvere i problemi di approvvigionamento e a più lungo termine per evitare che si creino situazioni di emergenza”, hanno preso parte rappresentanti della Provincia di Perugia, della Comunità montana Alta Umbria, delle organizzazioni agricole, dirigenti dei Servizi regionali competenti.
Nel corso dell’incontro, è stata fatta una ricognizione sia delle problematiche esistenti attualmente soprattutto nell’Alta Valle del Tevere e nelle aree dove sono più diffuse le coltivazioni di tabacco e mais che richiedono, in questo periodo di sviluppo vegetativo, maggiori quantitativi di acqua, sia delle possibilità di intervento immediato con irrigazioni di soccorso tenendo conto allo stesso tempo del rispetto degli equilibri necessari per la salvaguardia del minimo deflusso vitale del Tevere.
“La Regione – spiega l’assessore Cecchini – chiederà già oggi all’Ente Acque Umbre Toscane di incrementare il rilascio di acqua dalla diga di Montedoglio dagli attuali 3 metri cubi al secondo a 3,5 metri cubi. Un aumento sostenibile per quanto riguarda la disponibilità idrica e che consentirà di fronteggiare le maggiori necessità irrigue legate alla situazione meteorologica. A questo fine, la Provincia di Perugia garantisce che le istanze di richiesta di licenze annuali di attingimento dal fiume Tevere saranno immediatamente evase, compatibilmente al rispetto del minimo deflusso vitale”.
Al tavolo tecnico sono stati esaminati, inoltre, gli interventi da attuare nel medio periodo “affinché l’approvvigionamento idrico sia garantito e omogeneo in tutto il territorio dell’Alta Valle del Tevere, a cominciare dall’ammodernamento e potenziamento della stazione di sollevamento sul Singerna, per la quale è già stata redatta la progettazione e c’è la disponibilità di finanziamenti da parte del Ministero delle Politiche agricole. Il Tavolo tecnico – conclude – riserverà la stessa attenzione per le esigenze di approvvigionamento idrico di tutto il territorio regionale”.