logo confcommercio 840x420L’annuncio del premier è stato accolto con favore dai ristoratori umbri, protagonisti di una recente manifestazione di protesta a Perugia per chiedere, tra le altre cose, una data certa per ripartire e strumenti finanziari adeguati alle necessità delle imprese

(UNWEB) L’annuncio del premier Draghi della riapertura di ristoranti e bar dal prossimo 26 aprile, seppure all’aperto e dove i dati lo consentiranno, è stata accolta con favore dagli imprenditori umbri di Fipe Confcommercio, protagonisti di una manifestazione di protesta a Perugia anche lo scorso 13 aprile proprio per chiedere, tra le altre cose, una data certa per ripartire e per riappropriarsi del proprio futuro.
“Dovremo aspettare di vedere nel dettaglio il provvedimento del governo – commenta il presidente di Fipe Umbria Confcommercio Romano Cardinali – ma l’annuncio di Draghi ci sembra un importante passo in avanti. Abbiamo la sensazione di aver imboccato un tunnel; la speranza è che sia breve e che presto potremo vedere la luce.
Questo provvedimento – aggiunge Cardinali - ci era stato preannunciato tre giorni fa dal ministro Giorgetti nell’incontro a margine dell’Assemblea nazionale Fipe con una nostra delegazione, che aveva proprio sollecitato la definizione di un programma di riaperture.
Il ministro ci aveva riferito che il Consiglio dei Ministri aveva l’intenzione di avviare un processo graduale di ritorno alla normalità, confermando anche lo stanziamento di nuove misure di sostegno economico da dedicare specificatamente alle imprese.
Draghi, a questo proposito, ha detto che ci saranno cambiamenti anche nei criteri di assegnazione dei sostegni. Noi speriamo che siano finalmente adeguati e certamente più significativi rispetto a quanto previsto sino ad ora.
Anche su questo fronte aspettiamo di vedere cosa il governo metterà sul piatto concretamente”.


 AVIS

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