OrvietoVino(UNWEB) Orvieto, – Il debutto internazionale del “nettare della Rupe” e di “Orvieto diVino” all’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, a Roma, è stato non solo un successo ma, soprattutto, la conferma che la produzione enologica di Orvieto è molto apprezzata e dà ancora l’immagine e la percezione di vini d’eccellenza. Accompagnati da Vincenzo Cecci, presidente del Consorzio Vino Orvieto, dal direttore Cesare Batalocco e da Patrizia Marin, responsabile comunicazione, i vini della Rupe hanno infatti accompagnato il ricevimento a Palazzo Borromeo, sede della rappresentanza diplomatica italiana a Roma, che ha fatto seguito al riuscito convegno internazionale “Un’economia più umana e giusta”, nell’ambito dell’iniziativa ‘Cortile dei Gentili’, voluta dal Papa Emerito Benedetto XVI. Un evento seguito anche da un centinaio di giornalisti ed emittenti italiane e straniere, compreso il Brasile.


Nei sontuosi saloni che ospitarono la stipula dei Patti Lateranensi, ad apprezzare i vini Orvieto Classico e Orvieto Classico Superiore, Rosso Orvietano Doc e IGT Umbria, sono state le più alte cariche dello Stato, accolte dall’amb. Daniele Mancini, ambasciatore d’Italia presso la Santa Sede; dal Card. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura. Tra i presenti il sen. Pietro Grasso, presidente del Senato della Repubblica; gli economisti prof. Sir Angus Deaton, Premio Nobel per l’Economia 2015, prof. Jean-Paul Fitoussi e prof. Dominique Y van der Mensbrugghe; il ministro Giuliano Poletti, titolare del dicastero del Lavoro e delle Politiche Sociali; il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova; Sarah Varetto, direttore responsabile di KY TG News: Ma soprattutto diversi esponenti della diplomazia mondiale, rappresentanti dello Stato Pontificio, tra cui il card. Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza Episcopale Italiana; parlamentari e numerosi rettori e docenti universitari, esponenti del mondo dell’imprenditoria e della finanza.
Il presidente Cecci, il direttore Batalocco e Marin, intrattenutisi con diversi dei qualificati 300 partecipanti al ricevimenti hanno potuto constatare e raccogliere gli apprezzamenti per i vini della “vigna dei Papi”. E la sintesi del gradimento è stata data dallo stesso ambasciatore Mancini, che ha intessuto l’elogio per la qualità dei vini del Consorzio Vino Orvieto. Tanto che, da amante dell’Umbria, ha già espresso la disponibilità a visitare Orvieto, città di cui apprezza molto tutte le sue componenti territoriali, a partire dalla stupenda basilica.


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