fiorucci(ASI) Perugia - Quali saranno le malattie del prossimo futuro? Non abbiamo un elenco esaustivo ma sicuramente obesità e malattie metaboliche avranno un ruolo da protagoniste. In questo quadro rientra anche la steatosi epatica non alcolica (NAFLD), comunemente chiamata “malattia del fegato grasso” e soprattutto la sua forma più grave, la steatoepatite non alcolica (NASH).
Il convegno “Steato – Epatite non alcolica (Nafld/Nash)”, che si svolgerà venerdì 3 febbraio dalle ore 14,30 alle 16,30 presso la Scuola di Medicina, Aula 7, riunirà alcuni dei maggiori esperti regionali del settore, per fare il punto su prevenzione, diagnosi e trattamento della malattia.

L’introduzione al convegno è affidata al Professor Stefano Fiorucci dell’Università di Perugia. Saranno presenti al tavolo: il Dottor Mariano Quartini (Criteri diagnostici, epidemiologia e storia naturale), la Professoressa Graziana Lupattelli (Patogenesi: sindrome metabolica ma non solo), il Professor Stefano Fiorucci dell’Università di Perugia (Trattamento farmacologico: dalla ricerca all’uso clinico) e il Professor Annibale Donini (Chirurgia bariatrica: indicazioni, benefici ed insuccessi).

In Umbria si stima, ma mancano dati ufficiali, che la steatosi epatica interessi oltre 120 mila abitanti, di cui circa 25 mila affetti da steatoepatite. L’incidenza, cioè il numero di nuovi casi, è stimata essere circa 4 - 10 per 1000 abitanti/ per anno, il che in Umbria porta ad una stima conservativa di 4 -5 mila nuovi casi all’anno. E’ pertanto una patologia in rapida espansione che interessa anche l’età pediatrica. “Le persone con NASH (steatoepatite) sono a rischio di sviluppare cirrosi e tumori al fegato – spiega il Professor Stefano Fiorucci, organizzatore del convegno - creando un onere clinico e sociale e costi destinati a crescere enormemente nei prossimi 10 -15 anni”.


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