VittorioTrancanelliIl cardinale Gualtiero Bassetti: «Il mondo laico e il mondo non credente nutrono la stessa stima e, forse anche di più, il fascino di questo uomo»

(UMWEB) Perugia. «Il venerabile Vittorio Trancanelli è un faro per la nostra Chiesa, perché è un santo laico, un padre di famiglia che ha accolto famiglie in difficoltà, ha operato per tanti anni nel nostro ospedale di Perugia. E’ un santo “feriale” che appartiene a tutti». A sottolinearlo è il cardinale arcivescovo Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, intervistato da Umbria Radio per il sito www.umbriaoggi.news (servizio video in primo piano del 22 giugno) in prossimità del 20° anniversario del ritorno alla Casa del Padre del venerabile Vittorio Trancanelli. Era il 24 giugno 1998, solennità di San Giovanni Battista, quando il noto medico chirurgo perugino moriva dopo una grave malattia. L’Archidiocesi ricorderà questo anniversario domenica 24 giugno, nella chiesa dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia, alle ore 17.30, con una solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Bassetti insieme ad altri vescovi dell’Umbria. Al termine ci saranno delle testimonianze sulla vita del venerabile intervallate da brani musicali eseguiti da “Sator Duo”. «Il mondo laico e il mondo non credente – prosegue Bassetti nell’intervista rilasciata a Umbria Radio – nutrono per Vittorio Trancanelli la stessa stima e, forse anche di più, il fascino di questo uomo. Non faceva pesare agli altri le sue scelte di vita e di fede, soprattutto non voleva imporre le sue idee agli altri. Il cristianesimo, come ci ha detto papa Benedetto XVI, si propaga per attrazione nella mente e nelle scelte delle persone».

Nella chiesa dell’Ospedale di Perugia, ricorda il postulatore della Causa di canonizzazione di Vittorio Trancanelli, il dottor Enrico Solinas, «riposano, dal 2 luglio dello scorso anno, le spoglie mortali del nostro venerabile in un sarcofago di marmo. Tante persone sono passate in meno di un anno lasciando un pensiero, una preghiera o una richiesta di grazia ed altrettante hanno scritto ringraziando per l’aver ricevuto quanto chiesto. Ora manca il “miracolo”, quell’evento straordinario, scientificamente inspiegabile, che porterebbe Vittorio alla beatificazione. La santità di questo laico – commenta il postulatore – ha valicato i confini regionali e nazionali tanto che sono sempre di più le persone, laiche o religiose, che mi chiedono da altre nazioni immaginette con la reliquia ex indumentis di Vittorio e la sua biografia. A tal proposito mi sono pervenute richieste dalle Filippine, dal Brasile, dagli Stati Uniti, dal Canada e dalla Spagna».

Chi era nella vita familiare e nella professione medica Vittorio Trancanelli (1944-1998)? Non fece cose straordinarie, mise in pratica il Vangelo del buon samaritano in sala operatoria e nel venire incontro all’altro senza distinzione di nazionalità, cultura e religione. Fondò l’associazione “Alle Querce di Mamre” per madri e bambini in gravi difficoltà, adottando, insieme alla moglie Rosalia Sabatini e ad altre famiglie, diversi minori anche con disabilità. Per essere stato un esempio di santità del nostro tempo attraverso la carità, soprattutto nell’aver testimoniato fino all’ultimo l’amore verso Dio e ai suoi figli prediletti, gli “ultimi” della società, la Chiesa lo sta accompagnando alla Santità. «La Causa di canonizzazione di Vittorio Trancanelli – sottolinea il dottor Solinas – è andata avanti in modo veramente spedito fino a permetterci di vederlo proclamato Venerabile da papa Francesco il 27 febbraio 2017».

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